Costumi e tradizioni israeliane: Cosa dovresti sapere prima di partire per Israele

Cosa sapere per viaggiare in Israele. Nonostante le sue dimensioni ridotte, è un concentrato di meraviglie: città cosmopolite, spiagge incantevoli, deserti affascinanti, montagne che tolgono il fiato e un mix unico di culture e tradizioni.
Ma non è solo una questione di luoghi: sono le persone, il cibo e l’atmosfera vibrante a rendere Israele indimenticabile. Ti racconto cosa rende questo Paese speciale, con tanti consigli pratici che ti aiuteranno a viverlo al meglio.
COSA TROVERAI IN QUESTO POST:
Perché visitare Israele?
Partiamo da un fatto: Israele è un mix incredibile. Ti trovi nel mezzo di una terra che racchiude storie millenarie, ma che allo stesso tempo è modernissima. Puoi passare dalla frenesia di Tel Aviv, con i suoi bar e spiagge alla moda, alla spiritualità di Gerusalemme, dove ogni strada racconta una millenni di storia.
La sua gente è cordiale e disponibile, il cibo è favoloso e c’è sempre qualcosa di interessante da fare: visitare un sito storico, andare a un museo, abbronzarsi sulla spiaggia, fare sport o shopping, festeggiare come un matto, cenare fuori, vedere uno spettacolo, visitare il mercato o semplicemente camminare per le strade e osservare la gente.
Il popolo israeliano è probabilmente la cosa più interessante. Alcune usanze e tradizioni ebraiche sono diventate una regola generale per tutti gli israeliani, mentre altri seguono le tradizioni dei propri Paesi d’origine. Troverai, infatti, un mix di varie culture. Israele racchiude culture di molti Paesi: Marocco, Polonia, Russia, Yemen, Etiopia, Germania, Turchia, Francia, India, Ungheria e molti altri ancora…
E questo parlando solo di tradizioni ebraiche: aggiungi i musulmani e i cristiani. Un’esperienza culturale sicuramente affascinante, anche se un po’ confusa. Sono certa che non dimenticherai facilmente il popolo israeliano!
Per darti un’idea generale, ecco alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a capire gli usi e le abitudini curiose a cui assisterai in Israele.
Cosa sapere per Viaggiare in Israele
Religione in Israele: le basi
La Terra Santa di Israele è celebre per essere una meta di pellegrinaggio importantissima, ma quando si viaggia, è molto utile conoscere anche i costumi e i comportamenti. La religione è una parte molto significativa della cultura, sicuramente più di quanto lo sia nella maggior parte dei Paesi occidentali. Ecco alcune cose che dovresti sapere sulla religione in Israele:
Le fazioni religiose
La religione ebraica è la religione ufficiale di Israele: quasi l’80% degli abitanti del paese è ebreo. Seguono i musulmani arabi, mentre solo il 2% è cristiano.
All’interno di quell’80% di ebrei israeliani, ci sono varie fazioni religiose: i laici, i tradizionali, e, sicuramente li noterai, gli ortodossi e gli ultraortodossi. Questi ultimi sono facilmente riconoscibili dal loro abbigliamento modesto: gonne lunghe o abiti, vari copricapi o parrucche per le donne, mentre gli uomini indossano la “kippah” o un cappello nero, abiti neri e camicie bianche abbottonate.
Quando si visitano i siti religiosi o le città religiose (ad esempio Bnei Brak e alcune parti di Gerusalemme), è consigliabile che uomini e donne si vestano in modo modesto per non creare disappunto. Per gli uomini questo significa coprire il capo (indossare una kippah o almeno un cappellino), non indossare pantaloncini o andare a torso nudo. Le donne invece dovrebbero vestirsi in un modo da non scoprire le spalle o le gambe.


Lo Shabbat
Per motivi religiosi, Israele osserva lo Shabbat, il che significa che sabato è la festa nazionale del riposo. Dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato tutti i negozi osservano questa festività e, sicuramente, li troverai chiusi. Fanno eccezione pochissime (davvero pochissime) attività commerciali. E’ una ricorrenza talmente importante che nessun trasporto pubblico è operativo, ad eccezione dei taxi.
Cibo Kosher
Molti israeliani mangiano solo “kosher”, il cibo conforme alle leggi dietetiche ebraiche, difatti la parola “Kosher” significa “idoneo”.
Ecco alcune regole base per non farti trovare impreparato.
Quali animali possono essere mangiati:
In linea di massima si possono consumare mammiferi ruminanti e con lo zoccolo fesso (spaccato). Devono presentare contemporaneamente queste due caratteristiche altrimenti sono considerati animali impuri. Per esempio, il maiale è vietato in quanto possiede lo zoccolo spaccato ma non è ruminante.
Sono invece consentiti: Bovini, Ovini e caprini.
Carni Vietate: Suini ed equini (citiamo anche le scimmie, rettili ed insetti anche se non molto diffusi ai giorni nostri, in antichità bisognava arrangiarsi e capitava di cacciare anche questi animali…)
Volatili Consentiti: pollo, tacchino, oca, anatra
Volatili Vietati: gufi, avvoltoi e struzzi (considerati violenti)
Pesci consentiti: tutti quelli con squame e pinne
Pesci Vietati: crostacei, molluschi, frutti di mare e anguille.


Regole in cucina e nei ristoranti
Non mescolare Carne e latticini: non solo non possono essere cucinati insieme ma non possono proprio coesistere nello stesso ristorante. Se un locale serve carne non servirà assolutamente formaggi o latte, viceversa nelle caffetterie dove il latte è presente non troverai carni. In famiglia questi due alimenti sono sempre separati e vengono cucinati con pentole ben diverse. L’origine di questa regola è il precetto biblico reiterato per 3 volte nella Torah in questi termini “Non cucinerai il capretto nel latte della madre“, per capretto si intende qualsiasi tipo di carne (figlio) e per “latte della madre” si intende qualsiasi tipo di latticino proveniente da mammifero puro (bovini, ovini, caprini).
Inoltre è vietato bere latte immediatamente dopo aver consumato carne. Bisogna aspettare almeno 6 ore. Fare il contrario è concesso a patto che si aspetti almeno un’ora.
Processo di macellazione del cibo:
Oltre alla lista degli animali consenti e vietati, bisogna rispettare anche particolari regole nel processo di macellazione delle carni perché siano idonei.
La macellazione deve essere effettuata da una persona addestrata, che deve seguire alcuni dettami della Torah:
L’uccisione dell’animale deve avvenire attraverso un taglio netto e continuo alla gola, cosicché l’animale non soffra ed in modo che il sangue venga drenato nella maniera più veloce e accurata possibile in quanto si ritiene che l’anima dell’animale risieda proprio nel sangue. (spesso per drenare il sangue viene tenuto in ammollo o salato).
Alcune parti interne dell’animale sono rimosse e non possono essere mangiate come ad esempio il nervo sciatico. Inoltre, dopo la macellazione, l’animale va controllato per escludere malattie o anomalie fisiche.
Utensili da cucina che possono essere utilizzati
Gli ebrei osservanti utilizzano piatti, stoviglie e pentole, a volte persino cucine, distinte a seconda dei prodotti che stanno per cucinare o consumare. Per la regola del non mischiare latte con carne una forchetta o un piatto utilizzato per la carne non può essere utilizzato per il latte o formaggio in quanto renderebbe lo stesso cibo, seppur trattato secondo i dogmi, non kosher.
Ristoranti Kosher
come non mescolare latte e carne nello stesso pasto, e la totale assenza del maiale. Molti ristoranti in Israele sono kosher, il che significa anche che sono chiusi durante lo Shabbat.
Tuttavia, anche i ristoranti non kosher sono abbastanza facili da trovare, specialmente nelle grandi città come Tel Aviv.


Il turista esige, il pellegrino si inginocchia e ringrazia.
Comunicazione
La maggior parte degli israeliani le basi dell’inglese e farà del suo meglio per comunicare con te se chiedi loro indicazioni o un aiuto, naturalmente è molto apprezzato se fai un tentativo nel parlare in ebraico. Ecco alcune delle parole che ti saranno più utili:
“Shalom”: ciao o arrivederci, significa anche “pace”, “Shabbat shalom” è un augurio comune durante il sabato, tradotto: Ti auguro un sabato di pace
“Boker tov”: Buongiorno
“Yom tov”: buona giornata
“Laila tov”: Buonanotte
“Toda”: grazie
“Slicha” (scusami / mi scusi)
“Sababa” (gergo israeliano che significa “ok” o “va tutto bene”)
“Kama Ole?” (Quanto costa?)
L’apparente “maleducazione” israeliana
Gli israeliani sono spesso percepiti dagli stranieri come sfacciati e aggressivi. Ma non lasciarti sopraffare dalla prima impressione.
Ciò è dovuto, nella maggior parte dei casi, alla stessa lingua ebraica, caratterizzata dalla sua brevità e natura dominante.
Considera questa differenza: un italiano chiederebbe: “Potrei avere un caffè, per favore?” mentre un israeliano direbbe: “È possibile, un caffè?”
Un italiano potrebbe rispondere: “No, grazie”, mentre in Israele sarebbe accettabile rispondere semplicemente con “Lo” (no).
La cortesia in ebraico tende a venire attraverso l’intonazione della voce piuttosto che a parole come “per favore” e “grazie”.
Gli israeliani sono estremamente aperti e ospitali, sia gli ebrei, sia i musulmani, sia i cristiani. Prova a chiedere ad un israeliano ebreo che vuoi sperimentare una cena tipica di Shabbat ma non sai dove andare e sarai a invitato a casa sua prima di finire la frase. l’ospitalità è una parte importante della cultura israeliana, dall’altra parte, se ti capita di ricevere qualcuno in casa tua ma non hai da offrirgli caffè o the, lui si sentirà offeso e ti percepirà come maleducato.


Controlli in Aeroporto in Israele
I Controlli in Aeroporto in Israele sono severi, ma niente panico! In aeroporto, sia all’arrivo che alla partenza, è normale che le autorità ti facciano qualche domanda in più. Ti chiederanno perché stai viaggiando, con chi sei e se hai contatti in Israele. Non è una questione personale: è semplicemente il loro lavoro per garantire la sicurezza.
Se hai famiglia o amici in Israele, tutto si snoda più velocemente. Se viaggi da solo, invece, preparati a rispondere a qualche domanda extra. Io, ad esempio, viaggiavo con la mia famiglia e il tempo di controllo è stato breve, ma è stato fondamentale capire bene ogni domanda. Alla fine, ho dovuto tradurre per tutti gli altri – un’esperienza che ha aggiunto un pizzico di adrenalina al viaggio!
La regola d’oro? Resta calmo e dì la verità. Anche se le domande ti sembrano insistenti, non significa che tu sia considerato un sospetto. È semplicemente parte della loro routine.
All’uscita dal Paese, potrebbero chiederti cosa hai fatto durante il soggiorno. Rispondi con serenità e sii onesto. Tieni a mente che le procedure potrebbero richiedere più tempo rispetto ad altri aeroporti; quindi, pianifica di arrivare almeno tre ore prima del volo.
Un’altra buona notizia: grazie a nuove tecnologie al Ben Gurion, come una super macchina per il controllo bagagli (sì, il funzionamento è top secret!), le code scorrono più velocemente. Per velocizzare ancora di più, tieni l’elettronica e i caricabatterie in un sacchetto trasparente separato. Fidati, fa la differenza.
Spero che questo post sugli usi e costumi israeliani possano esserti utili durante la tua visita. Se credi che abbia dimenticato qualcosa scrivimi un commento qui sotto.
Israele è un viaggio che ti cambierà. Ti troverai immerso in paesaggi mozzafiato, tra persone genuine e una cultura che ti affascinerà in ogni suo dettaglio. È il posto dove passato e presente si incontrano in modo incredibile, regalandoti emozioni che difficilmente dimenticherai.
Se ti va di approfondire il tema delle “particolarità” di Israele, ti invito a leggere questo articolo di approfondimento:
Lavarsi Le mani in Israele, un gesto semplice ma ricco di significato oppure visita la sezione dedicata a Israele del mio blog
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