Via del Pratello Bologna: street art fantastica

La street art in via del Pratello raccontata in un’insolita mattina passeggiando per strada: una breve rassegna degli artisti che rendono unica la storia di questa via di Bologna.
Passeggiando di mattina in via del Pratello a Bologna, l’atmosfera è tranquilla e ovattata, ben diversa dal caos che la sera anima la via.
Il portico che la costeggia crea una luce tenue sui locali, alcuni aperti, altri chiusi, con opere di artisti di strada sulle serrande abbassate. Ed è questo l’aspetto che esploreremo: i murales, la street art e le pere di Via del Pratello.
Famosa per la movida notturna, via del Pratello è anche un luogo ricco di storia, con oltre 30 locali in soli 600 metri. Riconosciuta dal Sunday Times come meta per giovani hipster, è una strada mitica, nota anche per gli appartamenti a prezzi elevati con l’etichetta “Pratello Bohémienne!”.
COSA TROVERAI IN QUESTO POST:
Via del Pratello nella storia
Via del Pratello, originariamente chiamata Peradello, prende il suo nome dagli alberi di pero che un tempo la fiancheggiavano, così come le vie Nosadella e Frassinago erano popolate rispettivamente da alberi di noce e frassino.
La strada ha una storia che risale ai secoli XII e XIII. Nel corso dei secoli, la via ha vissuto molte trasformazioni. Nel XIX secolo, era abitata da una popolazione di sottoproletari, lavandaie e personaggi al limite della legalità.
Con l’inizio del XX secolo, si svilupparono botteghe artigiane. Negli anni ’60, divenne il centro di movimenti politici e culturali, mentre negli anni ’70 fu teatro di scontri tra giovani e forze dell’ordine, diventando un simbolo della gioventù antifascista.
Oggi, via del Pratello ha mantenuto questa vena antifascista ed è famosa per ospitare ogni anno la festa della Liberazione, “il Pratello R’esiste”, che celebra la storia della strada con musica, bancarelle artigianali, e esibizioni di artisti di strada.

Ale Senso in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on
L’arte spunta di giorno
Il fascino di via del Pratello non si limita alla movida notturna. Durante il giorno, puoi scoprire alcuni dei più bei murales della città, realizzati sulle saracinesche abbassate dei negozi.
Questi dipinti, creati da vari artisti nell’ambito del progetto dell’associazione Arti Povere Pratello e gestiti dal Centro Sociale Pace, trasformano la strada in una galleria d’arte a cielo aperto, con colori vividi che raccontano storie e idee diverse.
Tra le tante opere ne ho selezionate alcune, quelle che mi hanno colpito di più. Te le voglio mostrare.

Ale Senso in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on

Ale Senso in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on
I murales di Ale Senso, come quello della ragazza con i topini, raccontano storie di donne vittime di violenza, unendo tenerezza e angoscia.
About Ponny ha realizzato un vecchio che osserva dalla saracinesca di un locale, accanto a un murale rosso che evoca la poesia di Roberto Mastai, trasposta da Leonardo Fornito.
Mp5, artista italiana nota per il suo stile critico e politico, ha creato un graffito in bianco e nero che raffigura un gruppo di uomini con bavaglio rosso, ispirato al concetto di “Resistenza”.

Mp5 in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on

About Ponny in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on
Dissenso Cognitivo è uno street artist di Ravenna noto per il suo stile inquietante, come dimostra un murale a via del Pratello che raffigura una figura grigia con un libretto rosso vicino al volto.
Luvi, alias Laura Fratangelo, è un’art director e artista che dipinge scene evocative, come l’uccello rapace intrappolato in buste di plastica, simbolo di uno dei mali contemporanei.
Tacckle Zero, il duo formato da Davide Nicoli e Daniele Castagnetti, ha realizzato un ritratto sorridente del Dalai Lama all’ingresso di un locale.
Infine, Alessandro Suzzi, artista di Trani, ha creato un murale caratterizzato da uomini dai volti vuoti e uccelli arcigni, con uno stile grafico unico.

Dissenso Cognitivo in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on

Luvi in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on
Ecco il dipinto di Psiko, angosciante: un uomo e una donna legati e imbavagliati, pronti per salire al patibolo. Psiko, nato a Torino e attualmente a Ferrara, è un artista autodidatta specializzato in dipinti e murales, con una passione recente per la pixel art, la glitch art e l’idea di “scissione” delle immagini.
Le raffigurazioni simili a quelle Maya sono visibili nei dipinti di Etilf Pep e Noncicredo.
Dedicata alle donne, l’opera di Leticia Mandragora, artista italo-spagnola, è incentrata su eroine femminili. I suoi ritratti tradizionalmente in blu includono figure celebri come Eleonora Pimentel Fonseca, Grazia Deledda e Sofia Loren.

Psiko in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on

Etilf Pep e Noncicredo in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on
Tantissimi altri, gli artisti che hanno lasciato il loro “segno” su muri, persiane, porte e serrande di questa incredibile via. Vai a vederli! Ogni pezzo di parete è un racconto, magari portato qui da lontano. Sono loro che hanno fatto diventare “El Pradel”, una scheggia di mondo moderno incastrata in una città storica e antica.
Qui sotto una rassegna degli autori che hanno fornito il loro contributo.
Lisa Gelli e Nicola Alessandrini
Run
Eltilf Pep e Noncicredo
Giuseppe Palumbo, con Luogo Comune
Collettivo FX, con Luca Prete

Alessandro Suzzi in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on

Leticia Mandragora in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on

Tackle ZeroDida in Via del Pratello a Bologna
Foto di Massimiliano Paliotti per Lety Goes on
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