Carpi: perla dell’arte rinascimentale e le tristi vestigia delle persecuzioni razziali

Continuano le mie gitarelle vicino a casa, nella mia regione, L’Emilia-Romagna. Oggi ti porto nella provincia di Modena in una cittadina che ha davvero tanto da raccontare. Carpi, di arte rinascimentale, ricca di storia e non solo.
In Compagnia di Anita (instagram.com/kina.photography) che è stata la mia fotografa e guida, abbiamo girato il lungo e in largo le strade, le piazze, i palazzi e i tristi luoghi che rendono unico questo posto.

Piazza dei Martiri

Carpi è una vivace città in provincia di Modena ricca di attrazioni. E’ oggi nota soprattutto per le attività industriali ed artigianali. Il suo centro storico si sviluppa intorno a piazza dei Martiri, una delle più grandi d’Italia con i suoi 16 mila metri quadrati di superficie e l’armoniosa prospettiva: uno spazio aperto che incarna ideale rinascimentale di piazza. Misura 276 metri di lunghezza per 60 di larghezza ed è circondata da importanti monumenti: Palazzo dei Pio, nella Cattedrale, nel Teatro, nel Palazzo Comunale i suoi fiori all’occhiello.

I monumenti da visitare

Sul lato Ovest, è il rinascimentale Portico Lungo che unisce, con le sue 52 arcate, un basso prospetto di edifici in cotto coronati da una serrata fila di comignoli. Questo loggiato presenta al centro un arco più ampio, chiamato comunemente voltone, riccamente decorato in cotto e collocato in corrispondenza di Via Paolo Guaitoli.  Di fronte domina, affiancato dal neoclassico teatro Comunale, il Castello dei Pio, imponente mole costruita, tra il Trecento e il Cinquecento, voluto dalla nobile famiglia che resse in quei secoli il governo della città. A sud, l’imbocco sull’antica strada maestra ora Corso Alberto Pio, è definito dal Portico del Grano, posto in leggera diagonale rispetto all’asse della Piazza, e dal settecentesco Palazzo Scacchetti, dimora nobiliare oggi sede del Municipio. Sul tetto del Portico del Grano si trova una sinagoga, tra le più antiche dell’Emilia Romagna, costruita nel 1722.

Il Castello Pio

Il corpo centrale del Castello Pio affacciato sulla Piazza è occupato da una maestosa facciata rinascimentale, ornata da nicchie e finestre dove si trovano affreschi policromi raffiguranti imperatori romani. Nell’architettura sono evidenti gli influssi dei modelli classicheggianti di derivazione romana. Il Palazzo del Pio è il risultato dell’aggregazione di torri, rocche e torrioni dell’antico castello racchiusi nelle forme monumentali del Rinascimento ed oggi ospita i musei di Carpi: il Museo del Palazzo, il Museo della Città e il Museo Monumento al Deportato.

Campo di Fossoli

A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli una testimonianza della nostra storia recente legata al secondo conflitto mondiale e pertanto estremamente tragica, è il campo di concentramento di Fossoli. La mia visita in questo luogo è stata davvero toccante. Il campo fu costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici. Nel 1943 diventa il campo di raccolta speciale per gli ebrei provenienti dai campi provinciali del territorio della Repubblica sociale italiana. Dal gennaio del 1944, oltre agli ebrei, cominciano ad essere internati nel campo anche gli oppositori politici. Il 19 e il 22 febbraio 1944 partono i primi due treni di deportazione degli ebrei verso lo sterminio a Auschwitz. Sul secondo convoglio, viaggia con altri 650 deportati anche Primo Levi che rievoca la sua breve esperienza a Fossoli nelle prime pagine del famoso libro Se questo è un uomo e nella poesia Tramonto a Fossoli. I circa 5.000 internati politici e razziali che passarono da Fossoli ebbero come destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. Tra il 1945 e il 1947 è campo per “indesiderabili”, ovvero un centro di raccolta per profughi stranieri.
A partire dal 1954 e fino alla fine degli anni ’60 nel campo di Fossoli trovarono rifugio i profughi giuliani e dalmati provenienti dall’Istria che vi fondarono il Villaggio San Marco: altri perseguitati, che sfuggivano allo sterminio di italiani perpetrata dalla dittatura jugoslava. Dopo il 1970 il luogo cadde in stato di abbandono.

Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito.
Primo Levi

Museo Monumento al deportato

Il museo monumento al Deportato, situato al piano terra del palazzo Pio, è stato realizzato in ricordo delle vittime dell’olocausto. Gli ambienti, di grande impatto emotivo e di suggestione, sono caratterizzati da graffiti con opere di grandi artisti quali Longoni, Picasso, Guttuso, Cagli e Léger e con frasi incise sulle pareti tratte dalle Lettere dei condannati a morte ella Resistenza europea. In poche teche sono esposti alcuni oggetti appartenuti a detenuti nei campi di concentramento. Il percorso si conclude nella sala dei Nomi dove sono i graffiti coi nomi di oltre tredici mila italiani morti nei campi di concentramento europei. Il cortile delle stele, vero e proprio monumento all’interno progetto museografico, presenta sedici alte stele in cemento armato con incisi i nomi dei luoghi dello sterminio della seconda guerra mondiale.

Non mancare di visitare questi luoghi. A fianco dello splendore rinascimentale simbolo della grandezza artistica e umana di quel tempo, sta la misera testimonianza dei tempi più bui che la storia europea abbia mai conosciuto. Squallore e morte aleggiano ancora nella eco dei graffiti dei deportati ebrei. Senza dimenticare la tragica vicenda dei nostri connazionali sfuggiti alle persecuzioni di un altro regime altrettanto spietato, quello comunista di Tito in Jugoslavia. Due pagine di storia da non dimenticare.

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9 Commenti

  1. lucy

    Non sono mai stata a Carpi, ma trovo che sia davvero una bella città e che ha tanto da regalare. Ma la mia attenzione è caduta su Fossoli che mi piacerebbe visitare per capire più da vicino la tragedia che si è consumata in questo luogo. Una vergogna che ci porteremo sempre dietro, non capisco come si possa fare così tanto male a un nostro fratello, a una persona come noi. Un luogo sicuramente che ha molto da raccontare

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  2. Chiara "oscuro_errante"

    Anche io non ho mai avuto occasione di visitare Carpi e i territori limitrofi in passato, mi hai fatto scoprire dei posti molto interessanti, pregni di storia, di arte e di bei paesaggi, ma non solo.
    C’è un posto specifico da cui consigli di iniziare per visitare la città?

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    • letygoeson

      Dalla piazza principale sicuramente. Comunque se ci andrai ti renderai conto subito che è piccina Carpi… si vede in una giornata, a pranzo fermati ad assap
      orare le delizie emiliane! 😉

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  3. Cristina Petrini

    Questi luoghi pieni di significato e pieni di storia sono sicuramente luoghi importanti ove fermarsi a riflettere, purtroppo queste cose solo perchè non accadono più così apertamente non hanno smesso di succedere ed il fatto che non ce ne rendiamo conto ci rendono schiavi di un passato che è destinato a ripetersi.

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  4. Isabella

    Non sono mai stata a Carpi e onestamente non era mai stata neanche nei miei piani visitarla. Invece questa piccola città ha veramente tanto da offrire.

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  5. M.Claudia

    Non conoscevo Carpi, una piccola cittadina veramente interessante, ricca di storia e fascino. Un altra perla che mi piacerebbe visitare una volta che riapriranno le regioni.

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  6. Sabrina

    Voglia di viaggiare fortissima..conosco l’Emilia ma non sono mai stata a Carpi. Sarà una delle mie prossime visite durante le mie trasferte!!

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    • Maria Domenica

      Ho un’amica che abita dalle parti di Carpi e me l’ha sempre descritta come realtà ricca di bellezza e suggestione ma anche di storia. In particolare mi colpisce il desiderio e la volontà di questa realtà di voler rendere onore ai deportati.
      Maria Domenica

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  7. Katrin

    Carpi è magnifica, abbiamo amici li che non vediamo da tanto, grazie per averci mostrato anche se solo in foto tutta la sua bellezza, speriamo di poter riprendere a viaggiare quanto prima.

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