I Meravigliosi Castelli delle Donne a Reggio Emilia e Parma

“Castelli delle Donne” è un itinerario che collega sette comuni emiliani attraverso castelli legati a figure femminili di potere, le cui storie hanno segnato l’Italia e l’Emilia-Romagna.
Il percorso include manieri nelle Terre di Canossa e rocche dei Castelli del Ducato, celebrando il contributo storico di queste donne.

 

“Castelli delle Donne” è un itinerario che unisce 7 Comuni emiliani attraverso i suoi castelli, legati dalla storia delle donne che li hanno fondati o che vi hanno avuto un ruolo fondamentale. Queste donne, spesso in epoche che attribuivano un ruolo marginale al sesso femminile, hanno lasciato un’impronta importante nella storia dell’Italia e dell’Emilia, nonché nelle leggende e nelle vicende dei manieri.

All’interno dell’itinerario sono segnalati i manieri più importanti del network delle Terre di Canossa (Reggio Emilia) ed alcune rocche del circuito Castelli del Ducato (Parma, Piacenza e Pontremoli), e che sono tutti accomunati dall’essere stati residenza di celebri e significative donne del passato.

La prima figura è la celeberrima Matilde di Canossa, la contessa che ospitò proprio nel suo castello l’incontro tra Papa Gregorio VII ed Enrico IV dove avvenne lo storico “Perdono” noto in tutto il mondo con il detto Andare a Canossa (che è diventata espressione figurata anche nella lingua italiana corrente e significa: “umiliarsi, piegarsi di fronte a un nemico, ritrattare, ammettere di avere sbagliato, fare atto di sottomissione”, derivante, appunto, dal fatto storico che qui avvenne nel 1077)

Tra le altre donne importanti che vedremo in questo articolo: Beatrice di Lorena, Bianca Pellegrini, Maria Luigia d’Austria, Maria Bertolani Del Rio, Barbara Sanseverino.

 

L’argomento Castelli e figure femminili della storia mi ha affascinato moltissimo ed appena ho trovato questo itinerario ho cercato di riassumere in un solo articolo ogni castello del percorso alla sua “Donna di riferimento”, fornendo anche qualche nozione storica significativa sulla loro vita, sulle loro imprese e vicissitudini.

Io personalmente l’ho percorso solo in parte ma è tutta mia intenzione completare la visita e vedere anche gli altri castelli che non ho visto personalmente, in quanto sono tutti molto affascinanti!

Castello di Canossa

I resti del Castello di Canossa sono ridotti ad una limitata porzione dell’area che un tempo era fortificata, ora a causa dei fenomeni di sfaldamento del terreno restano pochi muri che si elevano nell’Appennino di Reggio Emilia sopra una rupe di arenaria.

Il paesaggio circostante e gli avvenimenti storici che qui si compirono lo rendono un luogo molto suggestivo.
Il castello fu edificato intorno al 940 d.C. dal longobardo Adalberto Atto (bisnonno di Matilde e primo Conte di Mantova) e divenne il cuore strategico di un complesso sistema difensivo per il controllo delle valli appenniniche e della pianura reggiana.

Nel 1878, il Castello di Canossa fu acquistato dal Governo italiano ed è stato dichiarato Monumento Nazionale. 

Foto da Wikipedia

Matilde di Canossa

Matilde di Canossa (1046-1115) è una delle figure più significative del Medioevo italiano. Unica erede del padre Bonifacio, a soli 9 anni acquisì tutti i suoi possedimenti. Famosa per la sua forza e abilità nel comando, fu anche una figura chiave nella disputa tra Papa Gregorio VII ed Enrico IV.
Dopo che Enrico fu scomunicato, cercò il perdono al Castello di Canossa, dove Matilde ospitava il Papa. Enrico attese tre giorni e tre notti sotto la neve, prima di essere ricevuto grazie all’intercessione di Matilde.

Sotto la sua guida, il dominio dei Canossa si estese su Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, con il Castello di Canossa come centro di potere.

 

Castello di Rossena

Situato a soli 4 km dal Castello di Canossa, sorge il Castello di Rossena, edificato nel 960 sempre dal bisnonno di Matilde di Canossa, il Conte Adalberto Atto.
E’ un gioiello architettonico straordinario che si erge in vetta ad un colle e lo si puo’ ammirare anche dalla strada immerso in un panorama fiabesco. 
Il Castello di Rossena è solitamente visitabile ma è anche possibile pernottare al suo interno in quanto è stato creato un Ostello con 54 posti letto.
Inoltre il castello è spesso location di convegni, cerimonie, seminari con ospiti da tutta Italia, anche grazie al panorama, alla pace dei colli circostanti e alla bellezza del borgo storico di Rossena che rendono incantata l’atmosfera del luogo, perfetto per chi desidera un periodo di riposo immerso nell’Appennino.

 

Torre di Rossanella

Accanto al Castello di Rossena si trova la Torre di Rossanella, situata sulla sommità di una formazione vulcanica. La torre ha lati lunghi a nord e sud e lati corti a est e ovest. Il piano superiore era utilizzato come alloggio per il feudatario o il capitano che difendeva la torre, con finestre progettate per consentire l’osservazione in sicurezza. Sul lato sud, sopra un strapiombo roccioso, ci sono due aperture sovrapposte che fungevano da servizi igienici.

La donna di riferimento del castello ma soprattutto della Torre di Rossanella fu Everlina, è una figura leggendaria e pare fosse figlia di un vassallo della corte di Matilde di Canossa, la storia narra che Everlina piuttosto che sposare un uomo che non amava, scelse di gettarsi dal dirupo e di morire.

Castello di Carpineti

Il Castello di Carpineti, situato lungo il fiume Secchia sul monte Antognano, faceva parte del dominio di Matilde di Canossa e aveva una funzione difensiva grazie alla sua posizione strategica. Durante il regno di Matilde, divenne un luogo privilegiato per ospitare figure di rilievo come papi, imperatori e duchi per discutere delle sorti d’Italia.

Dopo l’incontro di Canossa del 1077, Papa Gregorio VII fu accolto qui, così come il vescovo di Lucca Anselmo nel 1082. Nel 1092, Matilde convocò nel castello un’assemblea di vescovi, prelati e monaci per affrontare la guerra contro gli eretici.

Foto di castlesoftheworld.com

Castello di Bianello

Il paese di Quattro Castella, comune dove surge il castello, prende il nome da quattro castelli che sorgevano su altrettanti colli. Partendo da est si incontrano Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane, e facevano tutti parte del sistema difensivo dei domini dei Canossa. Solo il castello di Bianello è rimasto pressochè intatto ed oggi inserito in un parco naturale protetto di ben 160 ettari.
Per quanto riguarda gli altri castelli eretti sugli altri colli non restano che pochi ruderi.
Si racconta che Matilde amasse molto questo maniero, dove risiedeva frequentemente.

La Grancontessa Matilde ospitò presso il Castello di Bianello Enrico IV penitente, prima dell’incontro del 1077;  e nel 1111 ricevette Enrico V, che reduce dall’incoronazione a Roma, la proclamò vicaria imperiale in Italia.

Foto di castelliemiliaromagna.it

Beatrice di Lorena

Il castello di Bianello è profondamente legato alla figura di Beatrice di Lorena in quanto lo acquistò nel 1044 facendolo entrare nei possessi della famiglia e riportando sugli atti della sua esistenza già a quei tempi.
Beatrice di Lorena era una principessa di stirpe reale; figlia del Duca di Lorena, Federico. Quando rimase orfana di entrambi i genitori fu accolta alla corte della Zia Gisella, che era moglie dell’Imperatore Corrado II.
Nel 1038 sposò Bonifacio di Toscana e dal matrimonio nacquero tre figli: Beatrice, Federico e Matilde, che fu la sola a raggiungere l’età adulta per divenire una delle donne più famose dell’occidente medioevale: Matilde di Canossa.

immagine da wikipedia

Palazzo Ducale di Colorno (o Reggia di Colorno)

La Reggia di Colorno è detta anche la Versailles del parmense, la cui somiglianza è impressionante! 
Recentemente alcune sale della Reggia di Colorno sono state riallestite con gli arredi storici, alcuni originali, alcuni compatibili con l’epoca, che donano alla struttura un’eleganza davvero straordinaria. 
Le sale sono più di 400. La maggior parte con pavimenti in marmo rosa e soffitti affrescati.

Tra le Donne di fascino e potere che hanno abitato la Reggia di Colorno: Barbara Sanseverino, la Regina Elisabetta Farnese, italiana sul trono di Spagna, Maria Amalia D’Asburgo e la Duchessa di Parma Piacenza e Guastalla, Maria Luisa D’Asburgo Lorena.

immagine da baroque.it

immagine da wikipedia

Barbara Sanseverino

La Donna di riferimento è Barbara Sanseverino che fu moglie di Giberto Sanvitale e divenne marchesa di Colorno. Barbara era colta, bella e indipendente, venne data in sposa a 14 anni all’uomo ma con il tempo, si distaccò dal marito e iniziò a viaggiare, diventando protagonista della vita mondana presso le corti italiane. Dopo la morte di Gilberto, si risposò con il conte Orazio Simonetta e tornò a Colorno, che considerava casa.

Tuttavia, congiure e intrighi colpirono anche Colorno, orchestrati dal Duca di Parma, che mirava ad appropriarsi del feudo. Gradualmente, Barbara, i suoi figli, nipoti e il secondo marito caddero vittime dei piani del duca.
Il 19 maggio 1612 Barbara Sanseverino fu giustiziata in pubblica piazza e come ultimo insulto alla donna, da sempre indipendente e scaltra, pare che il boia le sollevò le vesti e la sculacciò, ultima umiliazione a opera del Duca di Parma.

La Rocca Sanvitale

La Rocca Sanvitale, situata al centro di Sala Baganza (Parma), domina la piazza del paese. Appartenne alla famiglia Sanvitale dal XIII secolo fino all’inizio del ‘600, quando passò ai Farnese. Originariamente concepita come dimora signorile, ebbe un ruolo importante nel sistema difensivo dei castelli parmensi.

Circondata dal grande Giardino Farnesiano, ora parco pubblico restaurato, la rocca servì come residenza per gli ospiti del Collegio dei Nobili di Parma dal 1676, subendo però un lento degrado. Nel ‘700 conobbe un nuovo periodo di splendore grazie a Maria Amalia d’Asburgo, duchessa consorte e figura dominante del Ducato, che la scelse come residenza per le sue passioni, come la caccia.

All’interno si possono ammirare affreschi cinquecenteschi nella Sala delle Capriate, oltre ad altre opere in spazi come il Gabinetto dei Busti, la Sala dell’Eneide e la Sala d’Ercole. Nelle cantine si trova il Museo del Vino, aggiungendo ulteriore fascino alla struttura.

 

Foto da tgtourism.tv

Castello di Torrechiara

Il Castello di Torrechiara, situato su un colle con un panorama suggestivo, è un capolavoro del tardo Medioevo, perfettamente conservato. Ha una forma quadrata, circondato da mura e protetto da quattro torri angolari, al cui interno si trova un piccolo borgo. Nonostante la funzione difensiva, il castello è anche una raffinata dimora nobiliare, come testimoniano le sue stanze riccamente affrescate.

Costruito tra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi, della famiglia Visconti, per la sua amata Bianca Pellegrini, il castello divenne la loro lussuosa residenza. È celebre per i suoi affreschi, tra cui la “Camera d’Oro” (circa 1464) e le grottesche di Cesare Baglione, ed è considerato uno dei castelli meglio conservati d’Italia.

Per saperne di più leggi il mio articolo sul Castello di Torrechiara qui.

Castello di Sarzano

Lo si scorge alto già dalla strada il castello di Sarzano, appare stupendamente pittoresco, ed artistico. Si tratta del bene monumentale più importante del territorio di Casina, nonché del suo principale riferimento storico.

 

Sarzano, un antico marchesato dell’Appennino emiliano, fu fondato nel 958 d.C. da Adalberto Atto, bisnonno di Matilde di Canossa. Il complesso del Castello di Sarzano comprende il castello sulla sommità del colle e un piccolo borgo che ospita la ex chiesa di San Bartolomeo (oggi un ostello e bar), una casa mezzadrile (attuale locanda) e un fienile (ora ristorante). Il sito è una location unica per eventi culturali, festival, mostre e convegni, con un’atmosfera affascinante e ricca di tradizioni.

Una curiosità legata al castello riguarda il celebre attore Christopher Lee, noto per i ruoli di Dracula e Saruman, che fu l’undicesimo marchese di Sarzano, ereditando il titolo dalla sua famiglia Carandini, originaria della zona.

Maria Bertolani Del Rio

Maria Bertolani Del Rio è una figura femminile centrale del Castello di Sarzano.  Fu un medico, una scienziata, psichiatra e storica di Reggio Emilia, nata 1892 e la prima a condurre studi approfonditi sul Castello di Sarzano e su Matilde di Canossa.
Concepì e realizzò uno straordinario progetto di arte e design con i fini artistici e terapeutici che si alimentava del mito di Matilde di Canossa, denominato “Ars Canusina”.
Oggi con Ars Canusina si intende l’artigianato artistico tipico emiliano (mediopadano e appenninico) e al primo piano del Castello di Sarzano è allestita una sala che conserva alcuni dei manufatti nati da questo progetto innovativo dei primi del ‘900.

Fonti

Spero che questo post possa esserti utile.
Ho trovato tutte le informazioni girovagando direttamente per i castelli sopracitati, dalle mie riminescenze scolastiche (poche) e dai seguenti siti web:

I Castelli delle Donne: https://www.icastellidelledonne.it/
Castelli dell’Emilia Romagna: https://castelliemiliaromagna.it/
Castelli del Ducato: www.castellidelducato.it
Wikipedia: Wikipedia.com
Parma Visite Guidate: https://parmavisiteguidate.it/
Reggia di Colorno: http://reggiadicolorno.it/
Comune di Sala Breganza: www.comune.sala-baganza.pr.it
Treccani: www.treccani.it
Bianello: www.bianello.it

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20 Commenti

  1. Chiara "oscuro_errante"

    Buongiorno!
    Pur conoscendo queste figure, non avevo la più pallida idea che ci fossero dei castelli “delle donne” e che vi fosse un itinerario attinente!
    Mi hai incuriosita, soprattutto per quanto riguarda i possedimenti di Matilde di Canossa e i relativi castelli!

    Rispondi
  2. Cristina Petrini

    A parte due castelli sono molto felice di dire che ho visitato tutti i castelli da te citati, la Reggia di Colorno due volte ed una proprio l’estate scorsa. E’ stato davvero magico ed emozionante, già di per sé adoro andare per palazzi e castelli, ma quelli di Parma e Piacenza sono trai miei preferiti. Anni fa feci anche un weekend per visitarne il più possibile!

    Rispondi
    • letygoeson

      Anche io sono entusiasta di aver (almeno) cominciato a percorrere la Strada dei castelli del Ducato! Non vedo di continuarlo per esplorarli tutti, soprattutto la Reggia di Colorno che vedo essere magnifica! immancabile!

      Rispondi
  3. M.Claudia

    Mi é piaciuto molto leggere la storia di queste donne, i castelli poi sono le mete che preferisco in assoluto. Grazie quindi per questo bellissimo percorso. Mi conservo il tuo articolo per queste vacanze. Credi che una settimana sia sufficiente per visitarli bene tutti?

    Rispondi
    • letygoeson

      Dipende che tipo di viaggio vuoi fare: se sei per lo slow slow tourism, godendoti ogni paesaggio, ristorante e visita allora è sufficiente una settimana, se, invece alcuni castelli ti intrigano piu di altri e decidi di vistarne solo alcuni allora due/tre giorni son sufficienti…
      Considera che io ne ho visti 3 in un giorno (Canossa che sono solo rovine, Rossena e Sarzano… 4 se si conta anche la torre di Rossanella)
      Comunque i panorami e alcune di queste Regge sono spettacolari, è un bellissimo percorso, peraltro molto poco battuto, quindi te la godrai alla grande!

      Rispondi
      • M.Claudia

        Grazie mille per tutte le informazioni che mi hai dato, io nei castelli mi ci perdo letteralmente ad osservare tutto con cura quindi opterò per setti giorni pieni.

        Rispondi
  4. Alice

    Ma che meraviglia questi castelli e poi così vicini a casa! Quando poi ho letto che le donne ne erano protagoniste sono rimasta affascinata! Mi segno il tuo itinerario per il futuro

    Rispondi
    • Maria Domenica Depalo

      Sono davvero molto affascinata da questo argomento che lega in modo indissolubile la figura femminile con la storia. Personalmente mi ha sempre affascinato il ruolo politico di Matilde di Canossa e personalmente mi piacerebbe scoprire qualcosa in più del suo castello, visitandone anche solo i suoi resti.
      Maria Domenica

      Rispondi
  5. Nicoletta - Viaggiatori per Caso

    Mi è davvero piaciuta questa associazione tra le rocche storiche e i personaggi storici femminili. Sicuramente non mi perderò la reggia di Colorno, che ricorda un po’ Versailles!

    Rispondi
  6. Claudia

    Sarebbe davvero bello poter visitare tutti questi castelli, anche solo per il discorso “femminile” che gli dà un fascino speciale. Un itinerario diverso dal solito, segno nelle prossime gite da fare, visto che resterò in Italia.

    Rispondi
  7. Pastakira

    Luoghi splendidi

    Rispondi
  8. Hang Around The World

    Un tour a cui non rinuncerei per nulla, mi piacciono i castelli e vedo che in questa parte d’Italia ce ne sono di diversi. Quello di Canossa secondo me sarà il primo che visiterò, mi attira. – Paolo

    Rispondi
  9. M.C.P

    Scoprire che così tanti castelli sono legati a delle donne, mi ha lasciata stupita e incuriosita e sopratutto con una grande voglia di visitarli. Grazie per questo tuo utile articolo.

    Rispondi
  10. Elena Resta

    Con questo blog-post mi hai completamente conoquistata!
    Non conoscevo questo percorso, pertanto da ora in avanti non avrò pace finchè non avrò visitato tutti e 7 i castelli
    grazie mille

    Rispondi
  11. Veronica

    Molto interessante questo itinerario che esplora non solo la bellezza dei castelli ma anche la storia delle padrone che li hanno abitati e che, in un modo o nell’altro, ne hanno segnato la storia.

    Rispondi
  12. Marco speranza

    che storie affascinanti di donne di potere e di cultura che hanno lasciato il loro segno nei secoli dei secoli. Un itinerario fuori dalle solite mete

    Rispondi
  13. Sabina

    Complimenti per l’articolo veramente bel fatto. Le dimore storiche associate alle importanti donne che le hanno abitate. Inserirò questo itinerario nei miei “place to visit”.

    Rispondi
  14. Zelda

    Ma che bello questo itinerario sui castelli delle donne, sono i mie luoghi preferiti nelle visite. Proverò anch’io a far questo itinerario, hai realizzato un articolo approfondito e dettagliato. Grazie!

    Rispondi
  15. Annarita

    Che bella questa idea di un itinerario di castelli di donne. devo trovare al più prsto tempo per visitarli

    Rispondi
  16. Roby

    Questo itinerario potrebbe essere la meta ideale per un weekend con mia figlia.
    Quanti e quali pensi che riusciremo a visitarne in un paio di giorni?

    Rispondi

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