Aquileia, antica Roma in Friuli Venezia-Giulia

La città romana di Aquileia è stata una sorprendente scoperta. Può essere difficile da credere, visitandola oggi ma un tempo era una delle città romane più grandi e ricche della storia.

Subito dopo aver parcheggiato, mi guardo intorno. Questo borgo assomiglia a una qualsiasi piccola cittadina italiana. Tuttavia, grazie agli approfondimenti fatti prima di arrivare, so che vanta un illustre passato. E infatti ecco qui il primo cartello: “Aquileia te salutat

La posizione geografica fu determinante per lo sviluppo e l’ascesa al potere di questo luogo. La città si trova infatti all’estremità settentrionale del mare Adriatico, sulla strada che collega l’Italia all’Europa orientale. Un crocevia strategico per le attività e i commerci.

Con il suo Porto Fluviale, Aquileia prosperò demograficamente e commercialmente arrivando al massimo splendore nel periodo che va dal 187 a.C al 452 d.C., anno in cui fu devastata dalle scorrerie degli Unni di Attila.

Qui si trovano ancora le antiche vestigia di un grande centro urbano romano: infrastrutture e ville signorili. Ed è sorprendente vedere come, nonostante il tempo trascorso, sia tuttora in piedi parte della città originale.

Gli archeologi hanno studiato e riportato alla luce con gli scavi anche altri resti, visitabili solo parzialmente. Molto resta ancora da scoprire tant’è che i lavori continuano incessantemente. 

 

Aquileia svolse un ruolo decisivo nella cristianizzazione dell’Europa centrale, diffondendo la fede cattolica in regioni dove ancor oggi è la fede prevalente. Per questo motivo alcuni degli edifici più importanti della città sono quelli religiosi – in particolare la Basilica di Aquileia – e sono considerati tra i migliori esempi al mondo di arte e architettura paleocristiana.

Sono talmente tante le cose da vedere e i siti storicamente rilevanti che non riesco a capacitarmi di come Aquileia non abbia una fama all’altezza – turisticamente parlando – dei beni storici e artistici che conserva. Forse la vicina Venezia, la mette in ombra? Perché allora non includerla nell’itinerario di viaggio della più nota città lagunare?

Comunque sia, ti voglio proporre, proprio di seguito, una rassegna delle attrazioni eccezionali di Aquileia, preparati sono davvero tante!

 

Il Porto Fluviale di Aquileia

Il Porto fluviale si estende lungo un sentiero costeggiato da un alternarsi di cipressi e manufatti romani. Camminando lungo il sentiero alberato che attraversa un grande giardino, si ha una visione completa di questo luogo. Il Porto Fluviale di Aquileia è un perfetto esempio di assetto urbanistico romano nonché un simbolo della prosperità della città in quell’epoca. Si possono scorgere le banchine dove venivano caricate e scaricate le merci. Lungo l’odierno torrente, un tempo fiume Natisone, si vedono le pareti dei magazzini dove venivano temporaneamente stoccate le mercanzie e le mura della città, che proteggevano l’area principale dagli attacchi bellici. Al termine del sentiero è la torre campanaria, è segno che sei arrivato alla Basilica.

La Basilica di Aquileia

Sicuramente il pezzo forte della cittadina di Aquileia, nonché uno degli edifici religiosi più importanti d’Italia, è la Basilica di Aquileia alla quale si può accedere pagando un biglietto di 10 euro che consente la visita anche del battistero, della cripta degli Scavi e della Sala Sud (Sudhalle).

Ciò che rende questa chiesa così speciale è l’esteso pavimento a mosaico risalente al IV secolo, il più grande mosaico paleocristiano del mondo occidentale. Ovviamente non è calpestabile, ma attraverso la passerella trasparente sopraelevata è possibile ammirare ogni figura rappresentata sul pavimento: un tappeto di 750 mq finemente adornato da tanti piccoli mosaici, ognuno dei quali simboleggia qualcosa. Tra i più rilevanti quello del gallo e della tartaruga (simbolo di luce e ombra che si combattono); ma sono rappresentate anche immagini di benefattori, simboli della natura, animali, piante, stagioni. Naturalmente, ci sono pure narrazioni bibliche, la più sorprendente è la storia di Giona mangiato e poi vomitato da un mostro marino, esposta su tre diverse opere di mosaico.

Per avere una visione chiara e completa dell’opera ci vuole parecchio tempo, e sicuramente l’aiuto di una guida servirebbe a chiarirne il significato: sono infatti molti i contenuti nascosti delle opere d’arte che possono essere svelati da spiegazioni esperte.

La Basilica che vediamo oggi è il risultato di oltre 1500 anni di lavoro. Nel corso dei secoli, molto è stato cambiato e aggiunto. Ad esempio, gli incredibili mosaici sono stati scoperti solo all’inizio del 1900 dopo la rimozione di un pavimento piastrellato costruito su di essi nel Medioevo.

la Cripta degli Affreschi

In fondo alla basilica, scendendo alcuni gradini, si trova la Cripta degli Affreschi, che mostra un’altra fase dello sviluppo della chiesa. La sala è stata realizzata nel IX secolo ma gli affreschi sono stati datati al XII secolo. Sono composti da 19 scene che raccontano la Storia di Ermagora e le origini del Cristianesimo ad Aquileia.

Questo spazio è piccolo rispetto alla struttura complessiva della basilica, ma gli affreschi, con i loro colori vivaci, creano un effetto ottico che lo fa sembrare molto più ampio!  

La Cripta degli Scavi

la Cripta degli Scavi è collegata anch’essa alla Basilica principale ed è un’area dall’aspetto certamente molto misterioso. In questo sito archeologico sotterraneo sono state portate alla luce antiche porzioni di residenze ed edifici religiosi che un tempo facevano parte del complesso della Basilica e molti dei mosaici che li adornavano.  Alcuni mosaici raffigurano forme geometriche, mentre altre sono immagini di animali più complesse e scene della natura. Le opere si ammirano attraversando corridoi pavimentati con passerelle trasparente: sembra quasi di volarci sopra (seppur a bassa quota)!
È impressionante quanto siano vibranti alcuni mosaici all’interno della Cripta e quanto minuzioso lavoro sia stato fatto per riportarli alla luce!

Il Battistero

Proprio vicino all’ingresso principale della Basilica di Aquileia, troverai un edificio separato che ospita il Battistero. A prima vista, è una costruzione piuttosto semplice, senza le fitte decorazioni che si trovano nell’area principale. Il Battistero deve il suo pregio alla bellezza della fonte battesimale a sei lati e alle sei colonne che la circondano. Si trova nel mezzo della stanza ottagonale con pareti in mattoni strutturati e un lampadario che pende dal centro del soffitto.

 

La Sud Halle

Al Battistero è attaccato alla Sala Sud (o Sud halle), dove si trova un’altra esposizione di magnifici mosaici.
Troverai qui alcuni segni neri: la leggenda racconta che provengano dagli incendi appiccati dagli Unni quando Attila attaccò la città nel 452 d.C.

La parte più significativa della sala è il colorato mosaico di un pavone appeso alla parete. Il pavone rappresenta l’immortalità e quindi è un simbolo della risurrezione di Cristo. Risale alla fine del IV secolo ed è stato scoperto in un corridoio che collegava l’aula con la basilica.

La Torre campanaria

Da qualsiasi parte tu sia ad Aquileia certamente noterai la torre campanaria che svetta sul paesaggio!

Puoi salire fino in cima del campanile (alto 75 metri) per ammirare splendide viste sulla città, che ti rendono la visione di come era strutturata la città in epoca romana.

 

Il Foro romano di Aquileia

Alla fine del percorso lungo il Porto Fluviale, puoi tornare al Foro, che in antichità era il principale luogo di ritrovo della città, con mercati, attività commerciali, templi dove si svolgevano gli incontri pubblici più importanti. Ora ci sono solo 14 colonne, ma una volta ne sorgevano addirittura 50 lungo ogni lato.

Museo Paleocristiano di Aquileia

E, infine, ti suggerisco di visitare il Museo Paleocristiano, un museo semplice ma eccellente che sorge sul sito di un’antica basilica trasformata in convento benedettino nel IX secolo.

Qui, oltre a diversi mosaici stupendi, sono esposti pezzi di altre chiese: i più preziosi sono una lastra con scena di battesimo del IV secolo e un rilievo incompiuto con i Santi Pietro e Paolo.

In effetti, gran parte di Aquileia resta ancora celata, i lavori di scavo procedono lentamente e ci sono sempre nuove scoperte. Certo, Aquileia era una città enorme e ricchissima, popolata da più di 200.000 persone. Oggi possiamo visitare solo una piccola parte di ciò che era la città quando era una potenza commerciale romana. 

Nelle vicinanze di Aquileia

Non puoi perderti il fantastico Borgo di Venzone, completamente ricostruito dopo il terremoto del 1976 con le sue stesse pietre cadute, Colloredo di Monte Albano ed il suo magnifico Castello e San Daniele del Friuli, la città del prosciutto tra i più gustosi d’Italia! 
Inoltre ci sono altre mete meno conosciute ma certamente affascinati, come Fagagna e Splimbergo, che ti consiglio di visitare se ti trovi nella Provincia di Udine!

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