Un giorno a Bobbio, il borgo oltre il ponte del Diavolo

da 9, Feb, 2022Emilia-Romagna

Bobbio, il borgo oltre il Ponte del Diavolo: Insignito nel 2005 dell’onorificenza di Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, uno dei Borghi più Belli d’Italia dal 2006 e Borgo dei Borghi 2019, Bobbio certamente si distingue grazie al suo curriculum d’eccellenza.

La bellezza di Bobbio è oggettiva, te ne accorgi già dalla strada quando lo vedi dall’altra parte del fiume dopo aver percorso una strada tortuosa e un dissestata.
Un paesino scenografico bagnato dal fiume, al quale si accede grazie a un ponte leggendario. Già così sembra l’ambientazione di una favola perfetta, ma oltre all’apparenza Bobbio racconta molto molto altro.

 

Ciò che contraddistingue Bobbio è il velo di mistero che lo avvolge tra leggenda e storia, un piccolo centro di 3500 anime, dalle stradine acciottolate tra le quali è bello perdersi.
Rimarrai incantato, come è successo a me, davanti al simbolo che lo caratterizza fin dal primo sguardo: il Ponte Gobbo che sovrasta il fiume Trebbia e che, tra sacro e profano, conduce verso il centro.

Ponte Gobbo o Ponte del Diavolo

Il simbolo di Bobbio è il Ponte a schiena d’asino che conduce al borgo, soprannominato Ponte Gobbo o “Ponte del Diavolo” per le leggende che si narrano circa la sua edificazione.

Di probabile origine romana il ponte è lungo circa 300 metri, svetta con le sue molteplici arcate irregolari sul fiume Trebbia, collegando la bella cittadina di Bobbio con l’altra vallata che sale lungo la dorsale appenninica verso Coli. Durante il medioevo la costruzione di un ponte era vista come un intervento rivoluzionario, in quanto l’unione di due luoghi che la natura aveva tenuto separati era da considerarsi “contro il volere di Dio”, in altre parole “diabolica”.

Per questo sono nate diverse storie popolari intorno al ponte, molte delle quali con protagonista il diavolo (personaggio antagonista assai ricorrente nelle leggende medievali).

La leggenda del Ponte del Diavolo

La più famosa leggenda vede come protagonista San Colombano, il quale volle collegare le rive del Trebbia con un ponte.
Il diavolo lo contattò e gli promise di costruire il ponte durante la notte, in cambio della prima anima mortale che lo avrebbe attraversato. Il santo accettò con furbizia.

Durante la notte il diavolo convocò diversi demoni che lo aiutarono nei lavori di muratura. I demoni però erano di statura diversa e reggendo le basi dei ponti edificarono le arcate di diverse altezze.

Il mattino seguente il diavolo si appostò alla fine del ponte pronto per ricevere il suo compenso, l’anima del primo malcapitato che passasse. Il sagace San Colombano anziché far attraversare il ponte da un umano, lo fece attraversare da un cane.

Allorché il Diavolo beffato, andò su tutte le furie e subito prima di ritirarsi agli inferi prese a calci il ponte, che da allora è rimasto anche storto!

Consiglio: per fotografare il ponte del Diavolo nella sua interezza con Bobbio sullo sfondo, ti consiglio di lasciare l’auto al parcheggio gratuito Co’ del Ponte.

Lety

Monastero di San Colombano

Nel Medioevo Bobbio divenne un importante centro monastico grazie a San Colombano, che nel 614 fondò il Complesso Monastico omonimo, sviluppando una delle biblioteche più prestigiose della cristianità, ancora oggi custode di antichi manoscritti latini.

Il Monastero, interamente visitabile, comprende la Basilica con il portico dell’Abbazia, il museo d’arte, il museo storico e il celebre scriptorium dei monaci amanuensi. La Cripta della Basilica ospita il sarcofago di San Colombano e un magnifico mosaico pavimentale.

Nei chiostri del IX secolo si trova il Museo della Città, con un’esperienza multimediale sulla storia di Bobbio e il prestigioso Scriptorium.

Il Duomo di Bobbio

Il Duomo di Bobbio è un perfetto esempio di arte e architettura emiliano-romagnola del XV secolo, al cui interno sono visibili i meravigliosi affreschi sulle volte, i quali sono stati recentemente riscoperti sotto uno strato di calce che per secoli li avevano celati. Il lavoro straordinario di ristrutturazione ha mostrato finalmente la bellezza e la vivacità dei colori originari di queste splendide opere!

 

Castello Malaspina

Percorrendo una salita si arriva al Castello Malaspina, una meta molto suggestiva e possente contraddistinto da linee semplici e dure. Il Castello Malaspina fu edificato nel corso del XIV secolo. La sua imponente torre domina l’intero territorio circostante e, dall’alto, si gode di una bellissima vista panoramica sulla città, sull’Appennino e la vallata del Trebbia.

Antico Mulino San Giuseppe

Sulla strada che porta verso il castello, nel dedalo di stradine strette e ordinate, scorgerai questa stranezza che ti apparrà totalmente fuori dal tempo. Il mulino San Giuseppe è un esempio di patrimonio storico locale del territorio che si spera non scompaia col tempo, prova che qui un tempo fosse disseminato di torrenti e canalizzazioni.

Dove mangiare a Bobbio

Mentre passeggi per le viuzze di Bobbio, ti consiglio caldamente di concederti una sosta in una delle tante osterie che si aprono nelle stradine, per degustare alcune prelibatezze della cucina locale.

Ho provato La Barricata Bistrot, un grazioso locale vicino al Monastero di San Colombano, dove ho assaggiato piatti tipici bobbiesi consigliati da Moreno: “pinoli” al sugo di funghi, linguine allo stracotto e cotoletta di manzo con patate. Il tutto per soli 34 euro per due persone!

Tra le specialità di Bobbio spiccano anche i maccheroni alla bobbiese al ragù, il bolo di riso bobbiese (una torta salata con riso, verdure, uova e formaggio) e le lumache alla bobbiese, un piatto tradizionale della Vigilia di Natale che si può gustare tutto l’inverno nelle trattorie locali.

Nei pressi di Bobbio

Bobbio è il borgo che non delude, lo si gira in piacevolezza ed è la perfetta meta per un weekend enogastronomico coi fiocchi! Per ulteriori informazioni visita il sito dell’IAT di Bobbio .

Poco distante da questo borgo, tra i colli piacentini potrai certamente apprezzare una serie veramente incantata di borghi medievali come Grazzano Visconti, Castell’Arquato ed il graziosissimo piccolo borgo di Vigoleno con il suo stupendo castello che domina i colli.

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