Un giorno nel borgo medievale di Castell’Arquato
Nel 1949, Cesare Pavese scriveva nella Luna e i Falò: “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta lì ad aspettarti.”
Quando ho percorso i viottoli fiabeschi di Castell’Arquato, borgo situato sulle colline della Val D’Arda tra Parma e Piacenza, questa frase di Pavese continuava a rimbalzare delicatamente dentro alla mia testa, come una sorta di mantra.
In Emilia-Romagna, Castell’Arquato è uno dei Borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. La ragione di ciò è intuibile sin dal primo colpo d’occhio quando, arrivando con la macchina fino alle mura storiche – poiché il paese è pedonale -, puoi vedere svettare verso l’alto un affastellarsi di torri, merletti e palazzi storici che aprono la tua immaginazione verso mondi fatti di duelli tra cavalieri erranti, sogni infranti di principesse e intraprendenti giullari che cercano, loro malgrado, di consolarle.
Visitare questo borgo medievale è stato come avvicinarsi ad un paese che è lì ad aspettare soltanto che tu scopra i dedali acciottolati delle sue stradine percorrendole in salita e in discesa, immergendoti così in un’atmosfera fuori dal tempo.
In questo articolo ti porterò con me tra le strade di questo bel borgo, ti consiglierò qualche tappa imperdibile e qualche specialità tipica locale da assaggiare!
COSA TROVERAI IN QUESTO POST:
L’autentica bellezza di Castell’Arquato
Per arrivare a Castell’Arquato, situato a circa 30 km da Piacenza e da Parma, è necessario uscire al casello di Fiorenzuola D’Arda, è situato nella zona dei colli piacentini, una landa di verdi colline caratterizzata da cittadine raccolte, borghi storici incantevoli e castelli da fairy tale
Castell’Arquato è un autentico esempio di borgo perfettamente conservato che mantiene il suo aspetto quasi immutato sin da quando venne costruito, intorno al decimo secolo.
L’Italia, il Bel Paese le cui mete sono tanto agognate da turisti e viaggiatori del Nord Europa, è caratterizzata da un affastellarsi di paesi poco conosciuti che, nel loro essere schivi e appartati, sembrano quasi voler confermare la presenza invisibile di quella magia che avvolge tutto ciò che è segreto e nascosto, proprio come gli alchimisti medievali sapevano bene. Ecco perché nei borghi medievali italiani come Castell’Arquato non troverai un turismo di massa, ma una meta che si lascia scoprire quasi per caso.
In una nuvolosa e tranquilla domenica eravamo tra i pochi viandanti a percorrere le sue stradine e scrutavamo con curiosità e meraviglia non solo l’architettura medievale tenuta in perfetto stato, ma anche i volti accoglienti degli abitanti di quel paese ammantato di fiaba e incanto.
Mentre percorrevo la strada che conduceva verso il punto più alto del paese, riflettevo sul fatto che probabilmente, se non avessimo deciso di deviare la nostra strada durante un percorso prestabilito e se il periodo storico non fosse stato questo, non avremmo scoperto tanto facilmente Castell’Arquato.
Cosa vedere a Castell’Arquato
Le principali attrazioni di Castell’Arquato sono il suo imperdibile castello: la Rocca Viscontea, così come il Palazzo del Podestà e il Palazzo del Duca, entrambi edificati a partire dal 1292. L’atmosfera letteraria di questo borgo piacentino è tale che compare all’improvviso dentro alla mia fantasia anche uno dei cavalieri inesistenti di Italo Calvino, Agilulfo, uno dei personaggi letterari più amati da Sergio Leone, la cui peculiarità era quella di essere, appunto, inesistente e di riuscire a vivere solo grazie alla sua forza di volontà e alla sua ricerca della perfezione.
Inoltrandomi verso la Rocca Viscontea, la Collegiata di Santa Maria e il Palazzo del Podesta, mi viene quasi da chiedermi se anche questo incantevole paese sia come Agiulufo, inesistente eppure tangibile e reale, dotato quasi di una volontà sua propria.
Rocca Viscontea
La Rocca Viscontea o castello Visconteo è la location più importante del borgo e l’attrazione più visitata, la quale mantiene quasi interamente la sua struttura architettonica originaria.
Questo castello, sorto sui resti di un vecchio e più antico castello, fu sede della guarnigione viscontea. L’edificio quadrangolare è costituito da quattro alte torri, un mastio e due ingressi separati.
Intorno al perimetro della Rocca corre il fossato, tratto distintivo medioevale per assicurarsi una buona difesa militare.
Il castello è oggi sede del Museo Medievale di Castell’Arquato.
Ingresso: 5,00 € (adulti), 4,00 € (ridotto 6-12 anni, over 65), i bambini sotto i 6 anni entrano gratis
Orari: Sabato, Domenica e festivi, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00,
giorni feriali: apertura con visita accompagnata ai seguenti orari: 10:30 –14:30 – 16:00 (chiuso lunedì)
Collegiata di Santa Maria
La collegiata di Santa Maria fu costruita per la prima volta nell’VIII secolo, quando Magno la fece costruire insieme alla Rocca. Tuttavia, un violento terremoto rase al suolo la chiesa che dovette essere completamente ricostruita nel XII° secolo.
La chiesa in stile romanico appare semplice ad una prima occhiata, tuttavia entrando si possono ammirare diverse sculture del XII secolo e splendidi affreschi, oltre a due cappelle che presentano stili artistici diversi, riscoperti solo alla fine del 1800.
Palazzo del Podestà
Il Palazzo del Podestà, questo antica struttura imponente, fu edificata per la prima volta nel 1292 e da allora è stata più volte rimaneggiata. La sua peculiarità è quella di essere realizzata interamente in mattoni di cotto con cornicioni a coda di rondine, una struttura architettonica tipica del Medioevo. Dal Cinquecento fino al 1850, il Palazzo del Podestà di Castell’Arquato fu la sede della pretura. In seguito, furono apportate diverse integrazioni, tra cui un’ala prospiciente la piazza.
Il Palazzo del Podestà di Castell’Arquato si caratterizza inoltre per una suggestiva e imponente scala che conduce ai piani superiori dove un tempo erano presenti le sale nelle quali si svolgevano le attività del Podestà.
Nella parte laterale si trova infine la “loggia delle grida”, uno spazio nel quale venivano proclamati gli editti comunali.
Palazzo del Duca a Castell’Arquato
Palazzo Del Duca, o Palazzo Ducale, fu costruito nel 1292 da Alberto Scoto.
Il palazzo è collegato all’adiacente Torrione Farnese mediante un tunnel sotterraneo. Il Torrione, costruito interamente in laterizio, è una tipica struttura militare medievale: anche se non è chiaro quando sia stata originariamente costruita la torre, si ritiene che sia anteriore al XVI secolo.
Dove mangiare a Castell’Arquato
Il paese di Castell’Arquato offre un’ampia scelta di trattorie e ristoranti tipici piacentini con ricchi menù che si caratterizzano per le specialità della casa come tortelli, polenta e dolci fatti in casa, anolini e gnocco fritto.
Il paese di Castell’Arquato è rinomato inoltre per la vendita di vino doc prodotto nelle colline piacentine, note per la presenza di alcuni dei migliori vini bianchi e rossi d’Italia come il Gutturnio o la Bonarda.
Ecco perché Castell’Arquato è una delle mete di turismo preferita da appassionati di cantine, vigneti e assaggi di vini locali doc. E’ possibile soggiornare sia nel centro del paese – presso hotel e B&B – che in agriturismi e ville situati nelle campagne circostanti.
Eventi a Castell’Arquato
La Festa Medievale del borgo: Rivivi il Medioevo: in un’atmosfera particolarmente suggestiva, ogni primo weekend di settembre (sabato e domenica) ha luogo questa rievocazione storica con spettacoli, giochi medievali e stand gastronomici di tipicità locali.
Per maggiori informazioni https://www.riviviilmedioevo.it/
Monterosso Festival: A metà Aprile è tempo di celebrare il re dei vini bianchi da aperitivo prodotto nella zona con una manifestazione che riunisce il meglio dei prodotti della Val d’Arda. Lungo le vie del borgo potrai degustare il Monterosso e riconoscerne le sfumature grazie ai sommelier dell’Enoteca comunale. Per maggiori informazioni http://www.monterossofestival.it/
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Nei pressi di Castell’Arquato
Se non ne hai ancora abbastanza di perle medievali, nei pressi di Castell’Arquato troverai altre gemme nascoste tra i colli piacentini che ti stregheranno: L’incantevole borgo fortificato di Vigoleno è a breve distanza. Un po’ più distante ti consiglio anche una visita a Grazzano Visconti e a Bobbio, il borgo oltre il Ponte del Diavolo!
Per ulteriori informazioni su questo Borgo Incantato https://castellarquatoturismo.it
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