Cooking class tirolese al Maso Kronlechnerhof
Nella tipica ambientazione tirolese al Maso Kronlechnerhof di Nova Levante in Val d’Ega, ho imparato a cucinare i canederli dalla migliore insegnante possibile! Ingredienti genuini a km zero, tradizioni antiche e autenticità per un’esperienza divertente e buonissima!
Assistere ad un corso di cucina durante i miei viaggi è una cosa a cui ho sempre voluto partecipare, ma non avevo ancora fatto, chissà perché? Eppure, a me piace un sacco cucinare!
Una lezione di cucina locale è un ottimo modo per conoscere la cultura, per conoscere i prodotti tipici di quella terra, rubare con gli occhi i segreti da chi è più esperto, entrare in contatto significativo con le persone del luogo…ed è anche il pasto più genuino che farai in viaggio!
Durante la mia visita in Val d’Ega ho avuto l’opportunità di partecipare a un corso di cucina presso il Kronlechnerhof , un maso tradizionale gestito dalla deliziosa signora Anna-Maria.
Anna-Maria è un mito: cura l’orto e la serra dove crescono ogni genere di verdure e piante, accudisce le mucche, i vitellini, maiali e galline, gestisce due appartamenti affittabili ai turisti e, una volta a settimana tiene corsi di cucina tirolese per condividere la sua passione con tutti coloro che vogliono imparare!
Sapevo che mi sarebbe piaciuto molto, ma si è rivelata una delle cose più divertenti, istruttive e coinvolgenti da fare in Alto Adige!
COSA TROVERAI IN QUESTO POST:
Corso di cucina tirolese al Maso Kronlechnerhof
Quel giorno io ero eccezionalmente l’unica studentessa nella “classe”, ho incontrato Anna-Maria nel cortile dove il Catinaccio ci faceva da suggestivo panorama.
Dopo una breve introduzione al maso, alla vita all’interno della fattoria e dopo aver salutato le mucche nella stalla, con un cestino di vimini sottobraccio, mi ha condotto verso l’orticello nel quale vi erano un tripudio di piante diverse: cerfoglio, radicchio, nasturzio, spinacino, rucola fresca, lattughino, ravanelli, aglio e insalate dalle foglie particolari che non avevo mai visto prima. Abbiamo riempito allegramente il cestino con qualche verdura, con alcuni fiori di nasturzio e di quadrifoglio, tanta erba cipollina ed erba aglio, che ci sarebbero serviti per le nostre ricette.
L’orto del Kronlencherhof è talmente zeppo di erbe aromatiche e di verdure differenti che diversi ristoranti e alberghi della zona si riforniscono proprio qui!
Il menù che andremo a cucinare è composto da: canederli, insalata e krapfen
La cucina del Kronlecherhof
Entriamo nella cucina di Anna-Maria: e che cucina! La cucina è accogliente nonché super accessoriata e super tecnologica: piastre a induzione, forno di ultima generazione, ogni genere di accessorio da cucina pentole, padelle e tutti i tipi di utensili da cucina sia moderni sia tradizionali, come l’efficacissima “tagliola” del pane – che sinceramente non avevo mai visto prima: è una speciale lama posta su di un tagliere in legno creata apposta per sbriciolare facilmente il pane raffermo, ingrediente fondamentale per la preparazione dei tradizionali Canederli.
Davanti ad una finestra ci sono un sacco di libri di cucina e sulla sinistra c’è una finestra che dà direttamente sulla stalla.
Dall’altra parte della stanza è già apparecchiato un tavolone interamente in legno, così come le sedute. Vi sono anche delle piccole guarnizioni vegetali e floreali sui piatti e una caraffa d’acqua aromatizzata alla menta e lavanda, è tutto così delicato!
Sul piano di lavoro la linea è già pronta con tutto quello che ci serve per cucinare; quindi, non mi resta che indossare il mio grembiule, lavarmi le mani e cominciare.
Cucinare i Canederli
Anna-Maria mi mette subito al lavoro: il mio primo compito è di tagliare l’erba cipollina, compito nel quale mi trovo molto a mio agio nonostante la lama molto affilata.
Successivamente abbiamo messo il burro bio (che più bio non si può!) e davvero a chilometro zero prodotto dalle sue mucche, a sciogliere sul fuoco al quale abbiamo aggiunto l’erba cipollina.
Nel frattempo, in una ciotolona di latte (poco più di un litro e sempre delle sue mucche) ho rotto 10 uova intere, miscelato il tutto con il frullatore a immersione.
Faremo tre tipi di canederli diversi con gusti e colori completamente differenti:
Il primo tipo saranno alla malva e saranno di colore verde, il secondo tipo saranno allo speck e formaggio mentre i terzi alla rapa rossa saranno di colore rosa.
Nello stesso pentolino del burro abbiamo fatto sudare una cipolla tagliata a tocchetti insieme ai dadini di speck.
Precedentemente erano già state fatte le “creme” alla malva e alla rapa rossa. Per creare queste miscele è sufficiente frullare l’ingrediente con acqua e un pizzico di sale. Si ottiene composto fluido colorato di verde per la malva e magenta per la rapa rossa.
Ora è arrivato il momento di mischiare tutto con il pane raffermo.
Procedimento per la preparazione dei Canederli
Abbiamo versato lo stesso quantitativo di emulsione latte/uova e il burro fuso in ogni terrina di pane, poi in ognuna il suo condimento e ho iniziato a mischiare energicamente ogni composto. Qualora l’impasto fosse troppo secco, si può aggiungere altro latte.
Questa operazione ha richiesto un po’ di tempo e un po’ di fatica, ma nel frattempo ho avuto modo di chiacchierare con Anna-Maria di tutto e di più… e ogni tanto si complimentava con me per la mia disinvoltura in cucina. Contenta di aver tenuto alto il mio orgoglio bolognese!
Una volta pronti i composti, è arrivata la parte divertente, abbiamo cominciato a creare i veri e propri canederli!
Li stavo facendo tipo polpette…no! I canederli sono un po’ più grandi!
Alla fine, avevamo una teglia e mezzo di canederli coloratissimi! In forno a vapore per 20 minuti a 100°C.
In alternativa si possono cuocere con il cestello per la cottura a vapore, sopra una pentola di acqua bollente, senza immergerli, coperti per 20 minuti.
Al termine dei 20 minuti abbiamo sfornato i nostri canederli cotti al vapore. Ne abbiamo serviti 6 su un piatto da portata, guarniti con parmigiano.
Mi sa che abbiamo cucinato per un reggimento! Ma chi li mangia tutti questi?
I Krapfen
A differenza dei “nostri” Krapfen, le ciambelle di pasta lievitata ripiena alla crema che puoi trovare al bar la mattina, i Krapfen tirolesi sono un dolce fritto molto semplice, ripieno di confettura, che si possono mangiare ogni giorno.
L’impasto è già pronto, un composto di 1 kg di farina, 500 ml di latte, 1 cucchiaino di sale, 3 cucchiai di grappa, 200 gr di burro e 2 tuorli d’uovo.
Abbiamo suddiviso l’impasto in piccoli pezzi e poi steso con l’aiuto della macchina “nonna papera”. Io ero l’addetta a stendere la pasta, mentre Anna-Maria li farciva con la marmellata e li tagliava con la speronella ondulata nella loro forma finale.
Subito dopo, li abbiamo fritti in una padella in abbondante olio di noci.
Assaggiare le nostre ricette
Una volta terminate le due preparazioni, abbiamo condito quella meravigliosa e coloratissima insalata nella ciotola e abbiamo servito i nostri piatti a tavola!
L’aspetto è molto invitante! Ma ora assaggiamo e decretiamo il tipo di canederlo più buono…
I canederli alle verdure (quelli verdi alla malva e quello rosa shocking alla rapa rossa) sono i più delicati, molto buoni, ma i miei preferiti sono quelli allo speck, super saporiti e dall’aspetto più rustico!
L’insalata è bellissima, fresca e molto allegra, ma è anche molto buona, ci sono foglie più amare che compensano con altre più piccanti, ravanelli freschissimi e i fiori deliziosi!
Per dolce ecco che arrivano i Krapfen, ancora caldi di frittura! Sono fragranti e leggeri, e la marmellata è quel tocco di dolcezza fantastico sul finale!
Alla fine del pranzo Anna-Maria ci ha preparato un vassoio ricolmo di Krapfen da portare a casa, ci ha regalato anche una bottiglia di aceto fatto da lei e un barattolo di miele artigianale.
Mi è piaciuto molto cucinare gomito a gomito con Anna-Maria in quanto mi ha offerto la possibilità di vivere un’esperienza più che autentica e di dare uno sguardo più intimo alla cultura tirolese. In questo corso, nel quale ero eccezionalmente da sola, mi sono sentita di conoscere meglio la mia insegnante, con la quale ho chiacchierato un po’ di tutto, e dove mi sento di aver appreso molto sulle sue tradizioni e sulla Val d’Ega.
Il corso di cucina Kronlechnerhof è stato una stupenda esperienza da fare in Val d’Ega! Ispirata da ciò che avevo imparato in questo corso di cucina tirolese, ho replicato le ricette a casa solo una settimana dopo!
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Invitata da Ente Turistico della Val d’Ega Eggental.com
Le opinioni espresse sono personali.
Credits foto: @Pastakira – Manuel Cavallina
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