Un giorno a Volterra: alla scoperta del borgo dei Volturi e dell’alabastro
Scoprire il borgo di Volterra: un viaggio nell’antica capitale etrusca nella bellezza intatta della Val di Cecina. Percorri i suggestivi vicoli che raccontano le sue storie secolari: dalle botteghe di alabastro alle pittoresche piazzette, e lasciati incantare dalle leggende, tra streghe e vampiri, per un weekend indimenticabile.
Ecco cosa vedere a Volterra, cosa visitare, quali escursioni prenotare e dove goderti una pausa rilassante lungo il percorso.
Benvenuti nell’affascinante Volterra! Questa gemma toscana, incastonata nella pittoresca Valle di Cecina, ti aspetta con le sue stradine accoglienti e i suoi segreti secolari. Nonostante la sua modesta popolazione di circa diecimila abitanti, le sue dimensioni sono decisamente più estese rispetto ad altri borghi toscani.
La strada per arrivare fin qui è un serpeggiare di curve e dislivelli che hanno messo a dura prova il mio mal d’auto, ma sono stata contentissima di aver tenuto duro in quanto Volterra è una meraviglia di borgo che merita davvero una visita! Ho trascorso qui un sabato soleggiato ma ventoso e all’imbrunire ci siamo recati in un altro borgo altrettanto affascinate nelle vicinanze: San Gimignano.
Le mura imponenti di Volterra custodiscono una storia millenaria, dove gli antichi resti etruschi si intrecciano con l’architettura romana e medievale, creando un quadro incantevole tipico della Toscana. Situata nella provincia di Pisa, Volterra è un tesoro perfettamente conservato, abbracciato dalle mura del XIII secolo. Sebbene io consiglierei una visita un po’ più prolungata, non preoccuparti se hai solo un giorno a disposizione: riuscirai comunque a catturare l’essenza del suo centro storico a piedi.
Volterra è celebre da sempre per la sua maestria nell’arte dell’alabastro, come testimoniano le numerose botteghe artigiane del centro, dove questa antica tradizione viene tramandata di generazione in generazione.
Ma non solo! Oltre ad essere una gemma toscana, questa città ha anche catturato l’immaginazione di molti come luogo di residenza dei misteriosi Volturi della saga “Twilight” di Stephenie Meyer. (Compra qui la saga letteraria )
La mia prima visita a Volterra risale al 2011, durante il fervore di Twilight. Affascinata dalla congrega dei crudeli Volturi, decisi di trascorrere qui qualche giorno durante l’estate. Tuttavia, una volta arrivata, mi resi conto che la Piazza principale non assomigliava per nulla a quella del set del film. Scoprii in seguito che il film era stato girato a Montepulciano per motivi logistici… Ma questa scoperta non mi scoraggiò affatto. Volterra veniva comunque citata nel libro e doveva esserci un fondamento leggendario che avesse ispirato l’autrice. Intrigata, iniziai a indagare e trovai più di una possibile fonte di ispirazione.
Ma di questo parleremo tra poco.
Fatto sta che Volterra rimane un’attrazione irresistibile per i fan della serie letteraria e cinematografica. La sua storia affascinante e il suo legame con la cultura pop la rendono un luogo magico da esplorare.
In questo articolo troverai tutte le informazioni per esplorare questo incantevole borgo, ricco di storie e leggende che si intrecciano come fili d’erba nel prato.
Immagine di Twilightsaga.fandom.com
COSA TROVERAI IN QUESTO POST:
Dove parcheggiare a Volterra
Il cuore antico di Volterra è avvolto dalle sue maestose mura storiche, creando un centro completamente pedonale. Fuori da queste antiche mura, troverai vari parcheggi a pagamento (con tariffe orarie a 2,00 euro o giornaliere a 12,00 euro) ma tra tutti, il Parcheggio sotterraneo “La Dogana” è quello che ti consiglio per la sua posizione strategica.
Situato di fronte a uno dei panorami più mozzafiato di Volterra, offre una vista spettacolare sul borgo e sulla lussureggiante Valle, ai piedi dell’Acropoli etrusca.
Da qui, in pochi minuti, sarai immerso nell’animato cuore della città, in Piazza dei Priori.
Leggende, streghe e vampiri a Volterra
Sebbene i Volturi della saga “Twilight” siano solo frutto dell’immaginazione di Stephenie Meyer, Volterra è intrisa di leggende oscure e misteriose che risalgono a tempi antichi. Si narra che la figura leggendaria di Aradia, figlia della dea Diana e considerata la prima strega della storia, abbia dimorato proprio in queste terre, portando con sé la conoscenza della magia per aiutare i deboli e gli oppressi. Secoli dopo, il 13 agosto 1313, un’altra Aradia vide la luce a Volterra. La sua vita fu segnata da tragedia e condanna, ma il giorno della sua esecuzione, la sua cella fu misteriosamente trovata vuota, lasciando dietro di sé solo domande senza risposta.
Ma la magia oscura non finisce qui. Ogni sabato notte, poco prima della mezzanotte, si dice che le streghe di Volterra si riuniscano in un luogo sinistro: il masso della Mandringa. Questa imponente roccia presenta una crepa da cui sgorga acqua di sorgente, luogo di attività quotidiana per le donne che lavano i panni e per i bambini che giocano. Ma quando cala il buio e il canto delle civette si unisce al miagolio dei gatti, nessuno osa avvicinarsi alla fonte. È qui che, secondo la leggenda, le streghe danzano in un rituale antico e misterioso, alimentando le paure e gli enigmi che circondano la città di Volterra.
Se sei un cinefilo appassionato, ti consiglio vivamente di partecipare al tour che ti porterà alla scoperta dei suggestivi luoghi cinematografici della Valdichiana Senese e della Val d’Orcia. Durante questo tour avrai l’opportunità di visitare i luoghi iconici dove sono state girate pellicole celebri come “Il Gladiatore” e “The Twilight Saga: New Moon”. Il tour ha inizio da Montepulciano e culmina con una degustazione di Vino Nobile di Montepulciano DOCG. Per prenotare questa esperienza unica.
Cosa vedere a Volterra
Fermatevi un’intera giornata a Volterra per visitarla e vedere:
Piazza dei Priori a Volterra
Piazza dei Priori di Volterra è un vero e proprio scrigno di storia e arte, ricca di palazzi maestosi che testimoniano il passato glorioso di questa affascinante città toscana.
Partire da Piazza dei Priori per la scoperta di Volterra significa immergersi completamente nella storia e nell’arte di questo borgo, lasciandosi incantare dalla maestosità dei suoi edifici e dalla ricchezza dei suoi tesori artistici.
Al centro della piazza si erge il possente Palazzo dei Priori, che dà il nome all’intera area ed è sede del Comune di Volterra. Costruito nel lontano 1239, presenta una facciata imponente scandita da eleganti bifore e arricchita dagli stemmi dei magistrati fiorentini. In passato, ha ospitato gli anziani che amministravano la giustizia e successivamente i priori del Popolo, custodendo al suo interno affreschi d’epoca e opere d’arte di inestimabile valore.
Accanto al Palazzo dei Priori si trova il suggestivo Palazzo Pretorio, che occupa un intero lato della piazza. Questo complesso architettonico, che risale al XIX secolo, era originariamente sede dei Podestà e dei Capitani del Popolo, e conserva ancora oggi la sua maestosità e il suo fascino storico.
Sul lato meridionale della piazza sorge l’imponente Palazzo Vescovile, simbolo del potere del vescovo e dei canonici. Un tempo sorgeva proprio qui il museo diocesano d’arte sacra, oggi invece, custodisce l’archivio storico diocesano, dove è conservato uno dei primi documenti della lingua italiana, la Guaita di Travale.
Palazzo Viti Incontri
Lungo via dei Sarti, ci imbattiamo nel maestoso palazzo Incontri Viti, le cui origini risalgono alla richiesta di costruzione fatta da Attilio Incontri, ministro del Granduca di Toscana alla fine del Cinquecento.
L’edificio si distingue per la sua lunga facciata in stile manieristico, arricchita da cornici in pietra alle finestre e frontoni triangolari al primo piano. Internamente, il progetto originale prevedeva la realizzazione di un grande cortile, ma rimase incompiuto. Dal 1819, lo spazio ospitò il teatro Persio Fiacco, con quattro ordini di palchi, soffitti storici e un sipario di notevole pregio, diventando poi proprietà dell’accademia dei Riuniti.
Il palazzo Incontri Viti è ora aperto al pubblico attraverso una casa museo dedicata all’alabastro, voluta da Benedetto Giuseppe Viti che, dopo aver accumulato ricchezza con i suoi commerci internazionali, acquistò il palazzo nel 1850 per farne la sua dimora. Il museo ospita una vasta collezione di opere in alabastro e una varietà di oggetti provenienti dai suoi viaggi in America, India e Nepal.
Luchino Visconti scelse questo palazzo per girare il suo film “Vaghe stelle dell’Orsa”, che vinse il Leone d’Oro nel 1965.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
La maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come il Duomo di Volterra, rappresenta un’icona architettonica di rara bellezza.
La sua imponente facciata di stile romanico risale al XIII secolo, quando la chiesa fu completamente ricostruita a seguito di un crollo causato da un terremoto nel 1100. Nel corso dei secoli successivi, l’edificio fu ulteriormente ampliato e arricchito.
All’interno, la pianta a croce latina è caratterizzata da tre imponenti navate, sorrette da 22 colonne in granito.
Chiesa di San Lino
Proseguendo la tua passeggiata per Volterra potresti non notare, vista la sua modesta facciata, la Chiesa di San Lino che nasconde una storia a dir poco affascinante. Costruita sopra la dimora del santo omonimo, considerato il secondo pontefice storia, la chiesa presenta una facciata intonacata di color mattone, adornata da un portone del 1513 incorniciato in pietra e da due finestre rettangolari.
Una volta all’interno, sarai accolto da un’ampia navata con volte finemente affrescate, risalenti al Cinquecento, che narrano la vita di Cristo e altri episodi religiosi attraverso dodici lunette. In questa chiesa troverai anche il sepolcro verticale in marmo carrarese che contiene le spoglie di Raffaello Maffei, il fondatore del luogo, creato da Silvio Cosini, allievo di Michelangelo.
Porta Fiorentina
Una delle uscite più suggestive del centro storico è la Porta Fiorentina, denominata così per la sua direzione verso Firenze. In passato costituiva l’unico accesso settentrionale a Volterra.
Situata sulle mura medievali, Porta Fiorentina era originariamente dotata di una torre difensiva e di un’antiporta. Tuttavia, nel 1530, durante un assedio, la torre fu danneggiata e la porta subì ingenti danni a causa dell’esplosione di munizioni ivi conservate. Venne poi restaurata nel 1545 e rinforzata con la costruzione di un bastione mediceo, il quale le conferisce un’imponente presenza. Ancora oggi, all’esterno, si può ammirare lo stemma della famiglia dei Medici.
A destra di Porta Fiorentina si erge il robusto bastione cinquecentesco, commissionato da Cosimo I con l’intento di fornire una solida difesa e un punto strategico per manovrare le artiglierie e proteggere questa zona della città.
Teatro Romano di Volterra
Il Teatro Romano di Volterra, situato subito fuori dalle mura cittadine, è un sito archeologico di notevole importanza, sebbene non sia particolarmente famoso a livello nazionale. Costruito tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. questo teatro testimonia i legami tra Volterra e Roma, come indicato dalle statue di Augusto, Livia e Tiberio, oggi custodite nel Museo Guarnacci.
Originariamente in grado di ospitare 1700 spettatori, il teatro presenta ancora oggi una grande cavea a due ordini di gradinate costruite sul pendio naturale del terreno, oltre a un semicerchio orchestrale, un proscenio e una scena di 36 metri. Le aggiunte successive, come i bracci laterali con colonne in marmo e capitelli corinzi, risalgono all’età claudia.
Curiosamente, il teatro romano di Volterra è stato utilizzato per secoli come discarica, un fatto che, ironicamente, ha contribuito alla sua conservazione. Le strutture sepolte sotto i rifiuti sono rimaste inosservate durante i saccheggi della città, e solo negli anni ’50 gli scavi riportarono alla luce questo prezioso sito archeologico, con la partecipazione anche degli ospiti dell’ospedale psichiatrico di Volterra.
Parco Archeologico Enrico Fiumi e l’Acropoli Etrusca di Volterra
Il Parco Archeologico Enrico Fiumi è una tappa imprescindibile per chi visita Volterra. Questo spazio verde, dedicato all’economista volterrano Enrico Fiumi, offre una piacevole oasi di tranquillità nel cuore della città. Si trova proprio qui il punto di accesso alla Acropoli Etrusca, all’interno della quale è possibile ammirare i resti di due templi etruschi risalenti al II e III secolo a.C., un tempo adornati con fregi in terracotta, ora conservati nel museo Guarnacci, del quale ti parlerò tra pochissimo. Nonostante le condizioni di visita non siano ottimali a causa dell’erba alta, l’esperienza rimane suggestiva e ricca di storia.
L’ingresso all’Acropoli ha un costo di
Dall’altra parte del parco, invece, sorge imponente la Fortezza Medicea di Volterra, un’autentica testimonianza dell’architettura militare rinascimentale. Composta dalla rocca vecchia, detta anche Cassero o la Femmina, e dalla rocca nuova, detta il Mastio, la fortezza domina la parte alta del colle di Volterra.
Purtroppo, non è possibile visitare l’interno, in quanto attualmente ospita il carcere cittadino, ma la sua imponenza e la sua storia affascinante la rendono comunque uno dei punti di interesse più suggestivi della città.
Museo Etrusco Guarnacci
Il Museo Etrusco Guarnacci ospita una straordinaria collezione di reperti risalenti all’era etrusca e romana. Distribuito su tre piani e con ben 38 sale espositive, questo museo rappresenta uno dei più antichi istituti pubblici del genere in Europa, fondato nel lontano 1761 grazie alla generosa donazione del patrimonio archeologico da parte del nobile Mario Guarnacci.
Tra le sue preziose collezioni, spicca l’incantevole “Ombra della sera”, una statuetta votiva etrusca che, secondo recenti studi scientifici, è stata datata all’epoca ellenistica. Questo capolavoro, creato dagli Etruschi e rimasto sepolto per millenni prima di essere riportato alla luce, rappresenta il simbolo indiscusso della città di Volterra.
Immagine della statuetta votiva “Ombra della Sera” da Wikipedia.it
Il Museo della Tortura di Volterra
Il Museo della Tortura a Volterra offre ai visitatori un viaggio avvincente e talvolta inquietante nel passato oscuro dell’umanità. Situato in un edificio medievale nel cuore del centro storico, questo museo espone una collezione unica di strumenti e macchinari utilizzati per infliggere punizioni e torturare individui nel corso dei secoli.
Attraverso esposizioni interattive e dettagliate, i visitatori hanno l’opportunità di esplorare le pratiche di tortura e di giustizia dell’epoca, comprendendone le motivazioni storiche e sociali. Dalle strette prigioni alle gabbie per la decapitazione, dagli strumenti di tortura più crudeli alle procedure legali dell’epoca, il museo offre una prospettiva rivelatrice su un lato oscuro della storia umana.
Sebbene possa risultare angosciante, il Museo della Tortura a Volterra rappresenta anche un’importante testimonianza del passato e un monito contro l’ingiustizia e la crudeltà. È un luogo che invita alla riflessione sulla natura dell’umanità e sulla necessità di difendere i valori dell’umanità e della dignità in ogni epoca.
Dove mangiare a Volterra: La Vecchia Lira
Tra le numerose opzioni di ristoranti a Volterra, La Vecchia Lira è emersa come un tempio di autentica gastronomia locale e tipica ospitalità toscana. Mi era stata raccomandata da un’amica che abita qui e mi sono assolutamente fidata del suo gusto. Nonostante l’arrivo proprio in concomitanza con la chiusura della cucina, il personale ha dimostrato una gentilezza esemplare, accogliendoci calorosamente e permettendoci di ordinare senza alcun problema.
Immerso nelle pittoresche stradine del borgo di Volterra, La Vecchia Lira offre un’ampia selezione di piatti toscani tradizionali, dalla varietà di antipasti ai deliziosi dolci fatti in casa. I nostri piatti, tra cui i pici al ragù bianco di chianina e le pappardelle al capriolo con castagne e ribes, hanno superato ogni aspettativa. Notevoli!
Ma è stata l’esperienza complessiva a rendere indimenticabile la nostra visita: un servizio caloroso e preciso ha arricchito ogni momento. In un mondo in cui l’attenzione ai dettagli fa la differenza, La Vecchia Lira brilla per la sua autenticità e per l’affetto genuino dedicato ai suoi ospiti. Ci siamo sentiti molto coccolati.
Quindi, consiglio vivamente il ristorante La Vecchia Lira a chiunque cerchi un’esperienza culinaria autentica e indimenticabile a Volterra. La combinazione di cibo delizioso, atmosfera accogliente lo rende un luogo imprescindibile per gli amanti della buona cucina e dell’ospitalità di qualità.
Volterra si è rivelata un’incantevole destinazione che coniuga storia millenaria, arte rinascimentale e paesaggi mozzafiato. Con le sue stradine medievali, i tesori archeologici, la vivace cultura enogastronomica e l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti, questa città toscana incanta e sorprende ogni visitatore.
Un viaggio a Volterra è un’esperienza indimenticabile che lascia un’impronta duratura nel cuore di chiunque abbia voglia di esplorarla.
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- Manuel Cavallina il 4 Gennaio 2025 alle 17:42
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