I portici di Bologna: esplora la città a passo lento

Alla scoperta dei portici più belli di Bologna, perfetti da esplorare a piedi. Se stai pianificando un weekend a Bologna e vuoi scoprire i suoi angoli più autentici, non puoi perderti questo tuffo nella storia attraverso i suoi famosi portici, simbolo della città e Patrimonio UNESCO.

I portici di Bologna, recentemente nominati Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono una delle ragioni per cui amo così tanto la mia città. Con quasi 62 km di storia, di cui 40 km nel centro storico, personalmente non potrei neanche immaginare la città senza di essi! Ogni passo sotto queste architetture racconta un pezzo della nostra identità.

Fin dal 1100, quando l’Università ha iniziato a plasmare il panorama urbano, i portici sono diventati un vibrante spazio di socialità e commercio, un vero salotto all’aperto che riflette l’ospitalità bolognese.

L’origine dei portici di Bologna

I portici di Bologna hanno una storia affascinante che affonda le radici nell’Alto Medioevo. All’epoca, per ampliare lo spazio delle case, i cittadini costruivano estensioni in legno che si affacciavano direttamente sulle strade, sostenute da semplici mensole chiamate “beccadelli”. Tuttavia, con il tempo, per evitare il rischio di crolli, furono aggiunte ulteriori colonne a sostegno, dando vita ai portici così come li conosciamo oggi.

Questi portici non erano solo un rifugio perfetto dal sole e dalla pioggia, ma divennero anche il cuore pulsante delle attività commerciali e della vita quotidiana della città. La loro utilità fu talmente apprezzata che, nel 1288, il Comune li rese obbligatori per le nuove costruzioni e impose di aggiungerli anche agli edifici già esistenti.

I portici dai nomi curiosi

Passeggiando, scoprirai diverse tipologie di portici, risalenti a diverse epoche, ognuno con la sua storia e le sue particolarità. Credo sia incredibilmente interessante scavare nella storia di ogni portico e capire da dove prendono i loro “soprannomi”, talvolta bizzarri…

Ad esempio, uno dei miei preferiti è il portico dei “Bastardini” in via D’Azeglio che prende il nome dall’orfanotrofio che una volta proprio lì sorgeva, oppure Il portico “della Morte” in via Musei, così chiamato per la vicinanza all’antico ospedale (ora Museo Civico Archeologico), e che deve il suo nome alla Compagnia della Morte. I membri di questa confraternita si dedicavano alla cura dei malati terminali e svolgevano il delicato compito di offrire conforto ai condannati a morte negli ultimi momenti della loro vita.

Un altro soprannome interessante è il Pavaglione, il portico che da Via Rizzoli costeggia piazza maggiore ed il Quadrilatero e arriva fino a via Farini. Il nome deriva dal francese “Pavillon”, in riferimento all’antico mercato della seta che qui si svolgeva. Oggi, sotto questo portico si trovano gli ingressi del Museo Civico Archeologico e dell’Archiginnasio, la prima sede dell’Università di Bologna.
“Pavaglione” è anche un termine dialettale che richiama la tenda usata per coprire l’arco del portico e proteggere i banchi del mercato.

I portici medievali e rinascimentali di Bologna

Tra i portici più antichi troviamo quelli medievali in legno, come quelli di Casa Isolani in Strada Maggiore e di Casa Grassi in via Marsala, autentici testimoni della Bologna del 1200.

Se ti sposti verso via Santo Stefano, incontrerai Case Seracchioli e, poco distante, le spettacolari volte a crociera della Loggia della Mercanzia, un autentico gioiello dell’architettura e punto nevralgico del commercio sin dal XIV secolo.

Spostandosi nel Rinascimento, il portico laterale della Chiesa di San Giacomo in via Zamboni e il loggiato del Complesso del Baraccano in via Santo Stefano sono tra i più affascinanti. Queste strutture riflettono lo splendore architettonico della città in epoca rinascimentale.

Proseguendo il tour, non si può non citare il Portico dei Banchi, e il suggestivo percorso del Pavaglione, legato al mercato dei bozzoli di seta. Qui, si trovano il Portico dell’Ospedale della Morte, in via de Musei, e il Portico dell’Archiginnasio, sede dell’università.

I portici in età barocca e moderna

Il portico più iconico e amato dai bolognesi è senza dubbio il Portico di San Luca, che si estende per quasi 4 chilometri, partendo da Porta Saragozza fino al Santuario della Madonna di San Luca. Questo capolavoro barocco, costruito nel 1732, è un’esperienza architettonica e spirituale unica.

Questo impressionante percorso coperto si estende per ben 3.796 metri, partendo dall’Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza fino a raggiungere il Santuario della Madonna di San Luca. Lungo la strada si trovano 15 stazioni di pellegrinaggio che rendono il cammino un’esperienza non solo architettonica, ma anche spirituale.

 

Per approfondire la tua visita al santuario della Beata Vergine di San Luca ed il suo portico ti invito a leggere questo articolo dedicato interamente al complesso.

Dopo l’Unità d’Italia, Bologna subisce importanti trasformazioni urbanistiche. Gli antichi portici vengono restaurati per recuperare lo stile medievale, mentre i nuovi edifici della borghesia mantengono i portici come elemento centrale, spesso decorati, come il Portico della Banca d’Italia in via Farini. Con l’apertura di via Indipendenza nel 1888, si sviluppano portici commerciali più ampi, come quello della Palazzina Majani, progettata nel 1908 da Augusto Sezanne.

Poco dopo, Alessandro Ronzani realizza il Palazzo Modernissimo in via Rizzoli. Nel periodo fascista viene costruito il portico della casa editrice Zanichelli in via Irnerio, caratterizzato da colonne monumentali. Infine, in via Don Minzoni, l’Edificio del MAMbo ospita un portico particolare inserito in un contesto produttivo, trasformato in museo nel 2007.

I portici di Bologna Patrimonio UNESCO

Ma cosa rende i portici di Bologna così speciali da meritare il titolo di Patrimonio UNESCO? La loro capacità di fondere passato e presente in uno spazio di condivisione e vivibilità quotidiana. I portici non sono solo un rifugio dal maltempo, ma sono il cuore pulsante della città, dove cultura, commercio e storia si intrecciano in modo unico.

Ecco un elenco dei portici più significativi della città che non puoi perderti:

  • Piazza Santo Stefano
  • Via Zamboni
  • Strada Maggiore
  • Edificio MAMbo
  • Piazza Cavour e Via Farini
  • Arco del Meloncello e il tratto del Santuario di San Luca
  • Pavaglione e Piazza Maggiore
  • Via Santa Caterina
  • Edificio “Treno” nel quartiere Barca
  • Cimitero Monumentale della Certosa
  • Teatro Baraccano
  • Via Galliera

Vivi Bologna a passo lento

Che tu sia un appassionato di architettura o semplicemente in cerca di una passeggiata suggestiva, i portici di Bologna ti offriranno un’esperienza indimenticabile.
Ogni arco, ogni colonna ti invita a rallentare il passo e a immergerti nella storia millenaria di una città che ha fatto dell’ospitalità uno dei suoi tratti distintivi.

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