Come il turismo di prossimità ha cambiato la mia vita

Il 2020 ha stravolto il mio modo di viaggiare, facendomi scoprire il turismo di prossimità: non più voli intercontinentali, ma esperienze autentiche a pochi passi da casa, ricche di bellezza e significato.

Se qualcuno mi avesse detto nel 2019 che un giorno avrei trovato gioia e arricchimento visitando luoghi a pochi chilometri da casa, probabilmente avrei sorriso con incredulità. Per me, viaggiare significava salire su un aereo, attraversare oceani, e immergermi in culture lontane e affascinanti.

Poi è arrivato il 2020, con il suo bagaglio di restrizioni, lockdown e coprifuochi, e il concetto di viaggio è stato completamente ribaltato. Fu in quel contesto che scoprii il turismo di prossimità, un termine che non solo descriveva un modo alternativo di viaggiare, ma che ha finito per cambiare la mia vita.
Ne ho parlato più approfonditamente in questo articolo del 2021.

I sogni di viaggi lontani e la realtà

Durante quei lunghi mesi del primo lockdown, con l’Italia e il mondo intero chiusi in casa, trascorrevo ore su Instagram a sognare spiagge esotiche, città brulicanti e montagne lontane.  
Tuttavia, col passare del tempo, mi accorsi che non era solo il desiderio di evadere a motivarmi. La vera spinta era la curiosità di scoprire posti nuovi, vivere esperienze inedite e vivere la vita con nuove consapevolezze.
Nell’estate 2020 le restrizioni temporaneamente si fecero più rilassate e per un breve periodo i confini regionali tornarono valicabili, per poi tornare blindati in autunno. Fu in quel momento che decisi di mettere alla prova questa curiosità anche in luoghi molto vicino a casa.

Ed è qui che il turismo di prossimità entrò nella mia vita.

Emilia-Romagna: un mondo da esplorare vicino a casa

Abito in Emilia-Romagna, una regione che fino ad allora avevo considerato più come un luogo da cui partire che non come una destinazione da esplorare. Eppure, quella spinta a conoscere posti nuovi mi convinse a guardarmi intorno con occhi diversi. Decisi di sfruttare ogni occasione possibile per esplorare le meraviglie che questa terra aveva da offrire.

Uno dei momenti più memorabili delle mie avventure “vicino a Casa” è stato trascorrere una notte in un castello nella provincia di Piacenza, a Vigoleno. Non avevo mai considerato i castelli dell’Emilia-Romagna come mete turistiche, ma quel soggiorno è stato magico.
Camminare tra mura antiche, immaginare la vita di chi ci aveva vissuto secoli prima, e svegliarmi circondata da un’atmosfera così unica mi ha fatto capire quanto fascino possa esserci a pochi chilometri da casa.

Le sorprese meravigliose del turismo di prossimità

Poi c’è stato il glamping vicino a Rimini, un’esperienza completamente diversa ma altrettanto straordinaria. Dormire in una tenda lussuosa, circondata dalla natura, è stato il perfetto equilibrio tra avventura e comfort. Lai sera mi addormentavo con il fruscio degli alberi mossi dal vento, e la mattina mi svegliavo con il sole che filtrava dolcemente. Era un’esperienza che avrei potuto cercare in qualche angolo remoto del mondo, ma che invece ho trovato qui, nella mia regione.

E come non menzionare i borghi: Dozza, con i suoi murales colorati che trasformano ogni strada in una galleria d’arte a cielo aperto; Brisighella, con la sua atmosfera medievale e l’iconica Torre dell’Orologio; e San Leo, con il suo imponente castello arroccato. Luoghi che, confesso, non avrei mai pensato di visitare prima, ma che oggi custodisco tra i miei ricordi più belli.
E questi sono solo alcuni…

Un modo economico e sostenibile di viaggiare

Il turismo di prossimità non solo mi ha permesso di scoprire posti incredibili vicino casa, ma mi ha anche fatto ripensare al concetto stesso di viaggio. Non è necessario andare lontano per vivere esperienze autentiche e significative: viaggiare può significare rallentare, osservare con attenzione ciò che ci circonda e apprezzare la bellezza che spesso diamo per scontata. Viaggiando vicino casa, ho ridotto al minimo l’uso di mezzi di trasporto inquinanti, scegliendo spostamenti in auto o in bici. Allo stesso tempo, ho supportato l’economia locale soggiornando in strutture a conduzione familiare, cenando in trattorie tradizionali e acquistando prodotti tipici dai produttori della zona.

Questo approccio si è rivelato non solo più rispettoso per l’ambiente, ma anche decisamente più economico: con costi di viaggio ridotti e offerte vantaggiose, ho vissuto esperienze memorabili senza gravare più di tanto sul portafoglio.

Infine, il turismo di prossimità mi ha regalato un ritmo di viaggio più rilassato e rigenerante, senza stress legati a lunghi spostamenti o organizzazioni complesse, permettendomi di vivere appieno i luoghi visitati e godere di un’autentica connessione con l’ambiente circostante.

L’arricchimento personale di un viaggio vicino a casa

Forse il regalo più grande che il turismo di prossimità mi ha fatto è stato l’arricchimento personale e la scoperta di un’identità più profonda legata alla mia regione. Viaggiare vicino casa, in Emilia-Romagna, è diventato dal 2020 in poi quello che definirei il mio “marchio di fabbrica”. È stato in quel periodo che mi sono davvero innamorata della mia terra e delle infinite bellezze che offre. Ho riscoperto la nostra tradizione culinaria, partecipando a esperienze autentiche che celebrano ricette tramandate da generazioni. Ho vissuto tradizioni centenarie che rendono questa regione unica nel suo genere, dal fascino dei borghi medievali alle feste locali impregnate di storia.

Ogni luogo che ho visitato mi ha insegnato qualcosa: un aneddoto storico, una tradizione culturale, o semplicemente l’importanza di rallentare e osservare. Ho raccolto tutte queste esperienze nella mia “sezione Emilia-Romagna”, un insieme di ricordi che ora custodisco e nutro gelosamente.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi

Marcel Proust

Scrittore

Come scriveva Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”

Conoscere le proprie radici è il primo passo per apprezzare e comprendere ciò che è lontano, e il turismo di prossimità mi ha dato proprio questa opportunità. Mi ha insegnato che l’avventura non è necessariamente dall’altra parte del mondo; a volte è dietro l’angolo, in un castello medievale, in un borgo incantato e colorato o sotto le stelle in una tenda nella natura.

E tu, hai mai pensato a quanto puoi scoprire vicino a casa? Potrebbe cambiare anche la tua vita.

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1 commento

  1. Matteo

    Sono d’accordo con la citazione di Proust; è verissima, e calza a pennello con l’argomento. Ma posso garantirti che leggere questo articoletto è stato meglio che sfogliare le pagine di quel noiosone 😉.
    E in effetti è proprio così; l’Emilia Romagna è piena di posti adorabili, ma come spesso accade, quando le cose belle le abbiamo sotto al naso spesso non ci facciamo caso.
    A volte basta fermarsi e fare un passo indietro per godersi il panorama a 360.
    Brava!

    Rispondi

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