Dentro il cuore della pasta artigianale: visita al Pastificio Martelli di Lari

C’era una volta, nel cuore medievale di Lari, un luogo senza tempo dove la pasta artigianale prende ancora vita attraverso gesti antichi: il Pastificio Martelli. Durante il mio weekend a Casciana Terme Lari, mi sono lasciata incantare dalla sua storia, immergendomi nei profumi, nei sapori e nei segreti di questa straordinaria eccellenza familiare.
Durante il mio weekend a Casciana Terme Lari, ho scelto di approfondire uno degli aspetti più identitari del territorio: la produzione artigianale. Tra le realtà che meglio rappresentano questa tradizione c’è senza dubbio il mondo della pasta artigianale del Pastificio Martelli, una piccola eccellenza incastonata tra le mura medievali del borgo di Lari. Incuriosita dalla storia di questa impresa familiare, ho deciso di partecipare a una visita guidata all’interno dello stabilimento, situato in un palazzo storico proprio accanto al Castello dei Vicari.
Non si tratta della classica esperienza turistica da cartolina, ma di un vero e proprio viaggio dentro la cultura materiale toscana, dove la pasta artigianale non è soltanto un alimento, ma il risultato di scelte precise, processi lenti e conoscenze tramandate con rigore.

Visitare il Pastificio Martelli significa comprendere la differenza tra produzione industriale e artigianato vero, quello che cura ogni dettaglio. Una differenza che si sente al gusto e si percepisce a ogni passo durante la visita, tra profumo di semola, trafile in bronzo e racconti di famiglia.
COSA TROVERAI IN QUESTO POST:
Un palazzo giallo nel cuore del borgo
Arrivando a Lari, è impossibile non notare il grande palazzo giallo acceso ai piedi del Castello dei Vicari. Qui, all’angolo della via dei pastai si trova un gioiellino: uno dei pochissimi pastifici italiani ancora a conduzione familiare.
Da amante della pasta, la visita al Pastificio Martelli è un’esperienza immersiva: già dall’ingresso si percepisce che qui il tempo ha un ritmo diverso, scandito non dalle macchine, ma dalle mani sapienti degli artigiani.
Mi accoglie Luca Martelli, che con la sua passione e la battuta pronta ci guida attraverso i locali di produzione. Ogni stanza è un racconto di scelte consapevoli, che resistono alla tentazione dell’industrializzazione.
Il bello di questa visita al pastificio Martelli è che nulla è “messo in scena”: tutto accade in tempo reale, tra farine, racconti di famiglia e gesti ripetuti con la cura di chi fa le cose bene, da sempre.

Autentica pasta artigianale del Pastificio Martelli di Lari
Uno degli aspetti che colpisce fin da subito, varcando la soglia del Pastificio Famiglia Martelli, è la sua dimensione umana. In un’epoca in cui siamo abituati a pensare alla produzione alimentare come un processo automatizzato, scandito da turni e catene di montaggio, entrare in questo edificio giallo ha qualcosa di straordinariamente autentico. Qui non ci sono macchinari che lavorano da soli, né linee di produzione impersonali: ci sono invece otto persone, tutte appartenenti alla famiglia Martelli, che ogni giorno portano avanti un mestiere con la calma e la concentrazione che solo la tradizione sa insegnare.
Luca Martelli, che ci guida in questa immersione nel mondo della “vera pasta”, ci fa capire subito quanto ogni fase del processo sia frutto di una scelta consapevole, che guarda alla qualità prima ancora che alla quantità. Non è solo una questione tecnica, ma culturale.

La differenza sta nei dettagli
La pasta Martelli, ci racconta, nasce da un impasto di semola di grano duro toscano e acqua fredda. Piccoli particolari ma pieni di importanza. L’utilizzo dell’acqua fredda, per esempio, è un dettaglio, che può sembrare tecnico, ma in realtà è fondamentale: la temperatura dell’acqua favorisce la formazione di un glutine più armonioso, rendendo la pasta più elastica e digeribile.
Il valore di questa pasta artigianale sta nei dettagli. Dopo l’impasto, la pasta viene spinta attraverso trafile in bronzo, un’altra scelta fondamentale che incide direttamente sulla qualità del prodotto finito. Il bronzo, infatti, conferisce alla pasta quella superficie ruvida e porosa che trattiene meglio il condimento: una caratteristica che noi consumatori riconosciamo subito, anche senza saperne il motivo tecnico.


E poi arriva il tempo dell’essiccazione: un processo lentissimo che può durare fino a 50 ore, svolto in celle statiche che rispettano i tempi naturali di asciugatura.
In confronto, ci spiega Luca, le produzioni industriali impiegano spesso solo 3 o 4 ore per lo stesso processo, ma il risultato è completamente diverso. La lenta essiccazione, oltre a preservare sapore e nutrienti, rende la pasta Martelli unica nel gusto e molto più sostenibile a livello digestivo.
Pastificio Martelli di Lari, dal 1926 al futuro
Il pastificio Martelli non è solo un’impresa familiare: è un presidio culturale. È una forma di resistenza positiva in un mondo dove tutto è sempre più veloce.
Ascoltando Luca, si ha l’impressione che ogni spaghetto che esce da questo pastificio racchiuda non solo il frutto di un lavoro accurato, ma anche una visione del mondo: un modo di resistere, con eleganza e determinazione, alla logica del “tanto e subito”.
Qui il tempo ha ancora un valore, e fare le cose a mano non è nostalgia, ma una scelta concreta.


Quando l’artigianalità ispira
Se ti stai chiedendo cosa vedere a Lari, sappi che non troverai solo il castello medievale e panorami collinari mozzafiato, ma anche un microcosmo di eccellenze gastronomiche. La pasta artigianale del Pastificio Martelli è solo il punto di partenza per un viaggio del gusto che prosegue tra macellerie, forni e piccole aziende a conduzione familiare. Ogni incontro è un’occasione per ascoltare una storia, assaggiare qualcosa di unico, portare a casa un pezzetto di Toscana autentica.

Il legame tra i prodotti tipici di Lari e il territorio è viscerale. Non si tratta solo di mangiare bene, ma di entrare in connessione con la gente del posto, con i ritmi naturali, con una cultura del cibo che mette al centro la cura.
Lari custodisce una Toscana fatta di mani operose, gesti lenti e prodotti veri, quella che spesso si cerca e raramente si trova. Entrare in contatto con chi vive e lavora qui è come aprire una finestra su un mondo che resiste con fierezza, un microcosmo dove artigianato e agricoltura convivono in armonia, dando vita a prodotti tipici che non si limitano al buon sapore, ma raccontano la loro identità.


Perché visitare il Pastificio Martelli
Se state cercando cosa vedere a Lari in Toscana, una visita al Pastificio Martelli vi regalerà molto più di una lezione di gastronomia. È un modo per entrare nel cuore di una famiglia, in un mondo che sembra sospeso nel tempo, dove ogni dettaglio conta e ha un significato.
Visitare Lari significa, in fondo, questo: scoprire che la qualità non è solo una questione di prodotto finito, ma di scelte, di persone, di legami profondi con la terra. E in ogni fetta di pecorino locale, in ogni cantuccio o in ogni fetta di salame stagionato come una volta, si ritrova quello stesso spirito che anima il pastificio giallo ai piedi del castello.
Invited by Pastificio Martelli
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Ho avuto la fortuna di visitare personalmente il pastificio Martelli durante un viaggio in Toscana e leggere questo articolo mi ha fatto rivivere quella bellissima esperienza! È incredibile come la famiglia Martelli porti avanti la tradizione con tanta passione e cura per ogni dettaglio. Una pasta artigianale che racconta un territorio e un saper fare unico. Complimenti per il racconto, davvero coinvolgente!