Un tour virtuale nella Bologna Medievale

Un’esperienza unica passando da Felsina, Bononia, La Turrita e infine La Dotta Non è tempo di viaggiare, accidenti. Sono molto rammaricata di dover fermare – speriamo solo per poco – le mie incursioni fuori porta, i miei viaggi e i miei gustosi pranzetti per poterti consigliare piacevoli ristoranti. Non importa, non smetterò di andare in giro, solo, utilizzerò un altro mezzo di trasporto: la rete, per offrirti suggerimenti di visite e viaggi, inediti ma non meno curiosi di quelli di sempre. La tecnologia ai tempi di Covid-19 offre svago e occasioni molto interessanti per tour virtuali. Dal mio PC apro una finestra sul mondo e scopro tanto. Oggi ti consiglio di fare una passeggiata nella Bologna medievale. È stupefacente, puoi usare qualunque device per fare questo tuffo nel passato. Accendi la tua macchina del tempo e goditi il tour virtuale nelle intricate vie e nelle piazze di quel tempo.

 

Questo tour mi da l’occasione per darti qualche informazione storica molto interessante sulla mia città che amo infinitamente! Arriverò fino al XVI secolo, periodo in cui si concluderà il tuo giretto nel tempo. Bologna, è una città molto antica, ancor più antica di Roma. Nasconde tracce dell’età del ferro, della civiltà etrusca, dell’era romana. Oggi metropoli importante dal punto di vista economico e snodo cruciale per tutta la viabilità del Paese, è finalmente diventata anche un’apprezzata meta turistica.

Le origini e il periodo etrusco

La città ha origine Nel XI secolo a.C: ai piedi delle sue ridenti colline, un piccolo villaggio sarà il suo primo insediamento. Nel VI secolo A.C. Bologna è conquistata dagli Etruschi, uno dei popoli più evoluti dell’Italia Centrale e diventa Felsina, denominazione che durerà 200 anni. In breve, la città diventa una delle più importanti nella pianura padana: vengono costruiti grandi edifici di mattoni, si prosciugano i terreni paludosi e si aprono i canali che collegano Bologna con il mare Adriatico.

Periodo romano

Nel 189 a.C. Felsina, diventa colonia romana e cambia nome in Bononia. Secondo diverse versioni questo nome è tratto dalla denominazione della tribù gallica che la conquistò prima dei romani (Galli Boi). Con i romani Bononia cresce di importanza diventando una delle città più ricche della zona. Simbolo della sua importanza è la famosa via Emilia costruita nel 187 a.c. dal Console Marco Emilio Lepido. Durante il periodo augusteo viene poi edificato l’acquedotto sotterraneo che convoglia le acque dal torrente Setta nei pressi di Sasso Marconi e le fa arrivare alle porte della città percorrendo una galleria di 18 Km. E’ interessante notare che questo acquedotto è perfettamente funzionante anche oggi.

Periodo medioevale: L’Università

La città mantiene il suo prestigio nei secoli imperiali, ma dell’impero romano segue il declino e solo all’inizio del V sec. d.C. – ed eccoci al medioevo –, al tempo di San Petronio Vescovo di Bologna, la città inizia la sua rinascita fino a conoscere, nell’XI secolo, una nuova fase di prosperità. Grande impulso alla crescita e allo sviluppo, sia culturale che economico, arriva dalla nascita della più antica università europea avvenuta nel 1088. E’ l’Alma Mater dove studiano e insegnano, da quasi un millennio, dottori e studiosi di fama internazionale. Diventa quindi “La Dotta”, per essere stata appunto la prima città universitaria al mondo.

Le torri

Dall XI al XIII secolo Bologna conosce un ulteriore espansione edilizia: vengono costruite più di 80 torri e il suo skyline non ha niente da invidiare ai paesaggi delle più avveniristiche città moderne. Si tratta in realtà di case torri, simbolo del prestigio e della grandezza delle più importanti casate bolognesi che faranno a gara per costruirne sempre di più alte e imponenti. Grazie a questa caratteristica urbanistica, che la renderà unica al mondo, ancor oggi viene spesso ricordata come la “Turrita”. In questo periodo tutte le costruzioni della città vengono realizzate utilizzando un mattone di un tipico colore rosso da cui l’appellativo di Bologna come “La Rossa”. Nasce anche la denominazione “rosso Bologna” a indicare la tinta che ancor oggi resta la più tipica delle case in centro storico e lungo i portici.

I portici

Ed eccoci ad un altro tratto caratteristico della città di cui non ci si può dimenticare, i portici: misurano 56 km che si dispiegano tra centro e prima periferia, offrendo ai bolognesi di tutti i tempi una comoda via per camminare e un riparo dalle intemperie. Grazie ad essi in questa città si può passeggiare anche senza ombrello. I portici di Bologna sono sorti in maniera pressoché spontanea, probabilmente nell’alto medioevo (se ne ha testimonianza già dal 1041), come una proiezione di edifici privati su suolo pubblico allo scopo di aumentare gli spazi abitativi. In un primo periodo si aumentò la cubatura delle case ampliando i piani superiori con la creazione di sporti in legno sorretti dal prolungamento delle travi portanti del solaio. Con il tempo gli sporti aumentarono in grandezza e fu necessario costruire colonne di sostegno dal basso perché non crollassero: ecco i portici. Oltre ad offrire una protezione da pioggia, temporali e dalla luce del sole, costituivano anche mezzo per l’espansione di attività commerciali e artigiane, e rendevano più confortevoli i pianterreni, isolandoli dalla sporcizia e dai liquami delle strade.

L’abolizione della servitù

La città si dimostra sin da questo periodo molto evoluta e matura una coscienza civile assolutamente inedita a quei tempi: nel 1265, abolisce la servitù della Gleba con l’emanazione della legge “Liber Paradisus”. Tanto per farti un esempio di quanto fosse avanti, sappi che la servitù della gleba in Russia cessò con la Rivoluzione di ottobre nel 1917, oltre 650 anni dopo, e pur sempre nel cuore d’Europa e ai tempi di una dinastia assai colta, quella dei Romanov.

I canali

Grazie ai suoi tanti canali Bologna infittisce i commerci e diviene molto popolosa, arrivando a contare sino a 60 000 cittadini e a diventare la quinta in Europa per numero di abitanti. Diventa anche un centro dell’industria tessile italiana ed europea. Dotata di un sistema di approvvigionamento di energia idraulica che era tra i più avanzati del mondo, Bologna a partire dal XV secolo si specializza nel setificio: i mulini da seta “alla bolognese” rappresentano la più alta espressione della tecnologia europea sino al XVIII secolo.

Eccoci arrivati ora puoi visitare: Bologna medievale E quando L’emergenza sarà terminata potrai organizzare la tua passeggiata virtuale da fare di persona prenotando qui: tour virtuale di Bologna medievale  

Go on traveling!

Lety goes on

 

 

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